L’ennesimo sollecito di attivazione dei percorsi assistenziali per i pazienti no-covid da parte di ambulatori e presidi ospedalieri è stato inviato dal Tribunale per i diritti del malato di Salerno al commissario straordinario, Vincenzo D’Amato, il direttore sanitario, Anna Borrelli, al direttore sanitario, Angelo Gerbasio e al Sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli.
In particolare, ciò che viene richiesto è la riattivazione di percorsi e terapie per i pazienti affetti da malattie autoimmuni che, senza i quali, rischiano di vedere annullati i benefici e i miglioramenti raggiunti nei mesi passati.
“I pazienti i oculistica che aspettano la terapia intravitreale, senza la quale rischiano di perdere la vista possono aspettare? – si legge nel comunicato – I pazienti che aspettano esami diagnostici che si effettuano solo in ospedale possono aspettare? I pazienti che non hanno soldi e conoscenze per effettuare esami e visite mediche in strutture a pagamento possono aspettare?”
Una delle urgenze sottolineate da Cittadino, Trotta e Grazioso all’interno del comunicato è quella di riaprire il centro prelievi del Ruggi, l’unico a Salerno, ma non solo. Ciò che si chiede è anche il potenziamento del Da Procida con un pronto soccorso covid e macchinari specifici per effettuare la fase di censimento epidemiologico, cioè i cosiddetti test sierologici che, ad oggi, effettuano solo i laboratori privati, a pagamento.