Oltre tremila mascherine donate alla Protezione Civile e all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. Dopo le iniziative individuali di alcuni giocatori della Salernitana, su tutte quelle di Walter Lopez (4 maglie e cento pacchi di pasta donati), e Thomas Heurtaux (spesa a domicilio per le famiglie maggiormente in difficoltà in questo periodo), anche la società granata scende in campo per fronteggiare l’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus.
La dirigenza del club con l’ippocampo sul petto, infatti, ha donato nella giornata di sabato, alla presenza peraltro dell’assessore allo sport Angelo Caramanno, circa 2500 mascherine chirurgiche oltre a numerosi pacchi di gel disinfettante alla Protezione Civile di Salerno, senza dimenticare un aiuto concreto al nosocomio cittadino, messe a disposizione della torre cardiologica per infermieri, medici e personale, oltre naturalmente, ai pazienti ricoverati.
Un gesto importante da parte, quello messo in atto dalla società granata, così come quello dei propri tesserati, che spontaneamente, continuano a contribuire alla raccolta fondi indetta dal gruppo del Centro Storico per aiutare le famiglie maggiormente in difficoltà. Nelle scorse ore, infatti, al terzino uruguaiano Walter Lopez, si sono uniti anche Francesco Di Tacchio, Niccolò Giannetti, e Leonardo Capezzi, che hanno donato le loro casacche per l’asta benefica indetta per sostenere la raccolta fondi. Non solo calciatori del presente granata, ma anche ex bandiere come Luca Fusco, e Roberto Cardinale, hanno donato loro cimeli sportivi personali, così come Mirko Cudini. Quando si tratta di scendere in campo per la partita del cuore, nessuno vuole restare in panchina.