Riparte la raccolta dei tifosi per i senzatetto, dopo lo stop dalla Prefettura e dalla Questura, in ottemperanza al Decreto Ministeriale. Adesso ricomincia grazie all’Associazione Gaia che è diventata capofila della raccolta. L’associazione no profit Gaia di Pontecagnano Faiano, presieduta dalla Presidente Nunzia Abbondanza che è attiva ormai da anni sul territorio di Pontecagnano Faiano e sui social con il gruppo “Regali cerco/offro… Tutto gratis niente in vendita”, si era già occupata con UILDM e Rete Solidale di aiutare le persone in difficoltà attraverso il progetto social market, è diventata in seguito capofila di questa iniziativa dei tifosi granata e gli stessi tifosi collaborano attivamente alla raccolta, sono volontari dell’associazione Gaia, abilitata alla raccolta di beni di prima necessità.
Con il supporto della Protezione Civile raccoglie olio, verdura, pasta, frutta, detersivi e indumenti dalle sedi dei gruppi ultras Nuova Guardia, Centro Storico e Ultras Torrionesi. Poi smista i pacchi alimentari ai bisognosi. L’associazione ASSOCIAZIONE GAIA – no profit vuole ringraziare i ragazzi Caracciolo Davide, Senatore Cristian, Ferrara Giuseppe, Senatore Fabio, Senatore Osvaldo, Alfredo Martucciello, Lucio Caraccuolo, Liguori Giuseppe, Barra Pietro, Raffaele Santoriello, Vincenzo Santoriello, Bevilaqua Ciro, Etere Stefano. Mentre l’associazione Gaia continua a distribuire nella zona di Pontecagnano Faiano, Montecorvino, Giffoni, Campigliano, cercando di arrivare da tutti con richieste fino a Eboli e Battipaglia con l’attivazione del social market in via Alfani, 57 Pontecagnano Faiano.
“È nato così – dichiara Nunzia Abbondanza – Una sera, mi chiamò una mia amica dicendo che erano in difficoltà perché non potendo circolare, per consegnare quello che avevano raccolto nella loro sede e consegnarle a persone bisognose, proposi di farli iscrivere all’associazione GAIA, che occupandosi da sempre degli ultimi, per motivo di necessità potevano circolare. Ovviamente con le dovute protezioni e lasciando sotto casa, avendo cura di non avere contatti, lasciano il pacco e le persone scendono a prenderle dopo che loro sono andati via. Da allora sono inarrestabili, dalla mattina fino alla sera confezionano pacchi e consegnano, arrivando a cinquanta e più pacchi al giorno“.