Coronavirus, ospedali di Agropoli e Scafati nel piano di emergenza

L’organizzazione della Regione Campania e quella aziendale della Asl di Salerno hanno previsto l’individuazione del Presidio Ospedaliero di Scafati quale ospedale dedicato in primis ai pazienti affetti da Covid-19. È stata già prevista la partecipazione delle strutture accreditate, e per questo è già stata verificata la disponibilità con l’individuazione di posti letto dedicati, immediatamente operativi. Il direttore generale dell’Asl Salerno Mario Iervolino ha confermato anche la presenza dell’Ospedale di Agropoli:

“Per quanto concerne la possibilità di partecipazione all’organizzazione degli altri Presidi Ospedalieri, il piano di intervento per la gestione della problematica legata all’infezione da Covid-19 prevede il coinvolgimento innanzitutto dei Presidi dotati di posti di Rianimazione già attivi, compreso l’ospedale di Agropoli. Tutta l’organizzazione, naturalmente, è fatta a step e prevede anche il reclutamento del personale, che già è in fase di arruolamento, in tutte le forme che sono state previste dai Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri. Per ovvie ragioni, facilmente comprensibili, sarebbe il caso, soprattutto in questi giorni, di evitare prese di posizione individuali che rischiano di complicare il lavoro in corso”.

Inoltre, il sindaco di Rutino Giuseppe Rotolo e Luisa Maiuri, vicesindaco di Castellabate (Fdl), avevano annunciato una richiesta congiunta dei primi cittadini dell’Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento di riaprire l’ospedale di Agropoli e di incrementare i posti di Terapia Intensiva. L’ospedale cittadino dovrebbe rientrare nei cinque presidi da adibire a esclusivo accoglimento dei contagiati. Nell’elenco compaiono anche quelli di Oliveto Citra, Sessa Aurunca, Ariano Irpino e l’Ascalesi a Napoli.

Il mese scorso sono terminati i lavori presso l’ospedale di Agropoli. L’Asl di Salerno ha stanziato 500 mila euro per il ripristino delle sale operatorie che permetteranno di eseguire interventi in week-surgery, ovvero operazioni che richiedono una degenza non lunga. Resta bloccato ancora il pronto soccorso per la mancanza di medici e personale infermieristico ma con lo scorrimento delle graduatorie per i rianimatori, la struttura, potrà avere quelle figure necessarie per coprire il turno h24.

Secondo le ultime direttive regionali, per i casi gravi si farà riferimento alla rianimazione di Eboli. Saranno ultimati i lavori presso la struttura di Scafati dove saranno assunti a tempo determinato, per 6 mesi, 50 infermieri, attraverso lo scorrimento alla graduatoria interna, medici e personale aggiuntivo. Attrezzato e pronto ad accogliere pazienti anche l’ospedale di Vallo della Lucania. Mentre il Codacons Campania boccia il Ruggi di Salerno: “Mancano protezioni minime per gli operatori sanitari e quindi per la stessa utenza – denuncia il Codacons – nei reparti chiave per affrontare l’emergenza mancano le tute protettive, le mascherine ffp3, anche di durata superiore alle 6 ore, e le visiere. Solo al Pronto soccorso il livello di protezione è più elevato, gli altri reparti operano con estrema difficoltà”. 

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