La consegna in anticipo alla stampa, con immediata diffusione, della bozza del decreto restrittivo di recente emanato dal Premiere Conte, riguardo alle zone rosse colpite dal Coronavirus, ha scatenato una vera e propria fuga sconsiderata dei meridionali al Nord per motivi di studio o lavoro. I provvedimenti presi vietano l’ingresso e l’uscita dalla Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Novara, Asti e Alessandria, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, salvo per gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, di emergenza, di salute. È inoltre consentito il ritorno nella propria città di residenza, con il dovuto protocollo della quarantena da rispettare. Sospesa inoltre ogni manifestazioni, evento e spettacolo di qualsiasi natura, inclusi quelli cinematografici e teatrali, pubblici e private; sospeso inoltre il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’’art. 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (dunque inclusi musei, archivi, biblioteche, aree e parchi archeologici). Sospese infine le attività di pub, scuole di ballo, discoteche e locali assimilati; sale giochi, sale scommesse e sale bingo con relativa sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione. Le misure saranno in vigore fino al 3 aprile, con l’obiettivo di contenere la diffusione del Coronavirus ed impedire il sovraccarico delle strutture sanitarie.
” Da oggi in tutta Italia saranno chiusi cinema, teatri, concerti, musei.– ha dichiarato il Ministro Franceschini. Una scelta necessaria e dolorosa. Ma la cultura può arrivare nelle case. Chiedo alle tv di programmare musica, teatro, cinema, arte e a tutti gli operatori culturali di usare al massimo i loro social e siti.”
Al fine di limitare gli spostamenti e i contatti sociali in tutta Italia, tanto più per chi proviene da zone più a rischio, poichè potrebbe essere vettore di diffusione del virus (pur inconsapevolmente), diversi personaggi dello mondo dello spettacolo e della cultura hanno lanciato la campagna social #iorestoacasa, dando il buon esempio con post e video che hanno inondato le home di Twitter, Facebook ed Instagram, nelle quali l’hastag è ormai diventato virale.
Jovanotti, Ligabue, Baglioni, Renato Zero, Amadeus, Maria Grazia Cucinotta, Francesca Archibugi, Cristiana Capotondi, Enrico Lucci, Antonella Clerici, i Pinguini Tattici Nucleari, Barbara Foria, e tanti altri ancora stanno aderendo in queste ore alla campagna social nata spontaneamente in rete e rilanciata dal Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini.
Giuliano Sangiorgi, cantante dei Negramaro, ci regala un brano inedito, chitarra e voce, dal titolo Restiamo a casa. “La musica tante volte mi ha aiutato a comprendere, a comprendermi”, scrive il cantautore.
“Io #restoacasa e invito tutti a rimanerci finchè dura questa emergenza. Aspetto i vostri consigli. Cosa devo leggere o rileggere? Che film o serie devo vedere? Che musica devo ascoltare?- queste invece le parole del premio Oscar Paolo Sorrentino.
Con la sua solita ironia, arriva su Instagram il video di Beppe Fiorello: “Ho un’idea per tutti noi: visto il periodo, ma perché non stiamo un po’ a casa? Tutti a casa? Guardate che è bello. Che è ‘sta roba? Andare in giro a fare gli aperitivi, a fare le feste, a trovarsi in trenta, quaranta amici tutti insieme appiccicati a meno di un metro di distanza… che brutta cosa! Invece a casa si riscoprono giochi nuovi. Potete giocare e Monopoly, a Risiko, al mimo dei film, potete fare il karaoke, divertirvi con i vostri genitori, i vostri parenti. State a casa che e’ meglio, evitiamo di uscire in questo periodo! Si sta tanto bene sul divano, guardate come sto sereno io…”. Poi conclude “C’è del casismo intorno a me… fai come me: resta a casa”.
Sceglie l’ironia anche Frank Matano che invita a restare a casa. “E per farci compagnia ho pensato di fare numeri fissi a caso. #Sentiamoci. #Chiamoio.
Un gesto che ha raccolto il plauso del ministro Franceschini: ” Ringrazio i tanti protagonisti della musica, del cinema, dello spettacolo che in queste ore stanno promuovendo sui social la campagna #iorestoacasa. Un messaggio importantissimo per i ragazzi“.
Molti anche i musei che stanno postando sulla rete i propri capolavori invitando a scoprire da casa i segreti delle loro collezioni. Finora hanno aderito: il museo reale di Torino, il Colosseo, gli Uffizi, Palazzo Reale di Napoli, il museo Egizio, Palazzo Barberini, la Galleria nazionale d’arte moderna e Contemporanea di Roma, il museo archeologico di Cagliari, il parco archeologico dei campi Flegrei, il museo d’arte orientale di Venezia, Capodimonte, il Museo Omero di Ancona, la Galleria Nazionale dell’Umbria, il Museo di San Martino, la Galleria dell’Accademia di Firenze, le Gallerie dell’Accademia di Venezia.
Anche il Parco Archeologico di Pompei, insieme al MiBACT, aderisce alla campagna #iorestoacasa, raccontando tramite i propri canali social le meraviglie del nostro parco archeologico durante questi giorni di chiusura.