Mezzo secolo di storia, una garanzia da anni nonché un’eccellenza di Pontecagnano (e non solo): il trascorso e il presente di Noschese Bakery resta sempre una bontà per il palato.
Il Panificio Noschese affonda le sue radici nel pieno del 1969, nasce in una traversa del Corso Italia di Pontecagnano. “Papà nasce con un piccolo panificio in affitto ed era alle spalle del palazzo dove siamo attualmente”, racconta di papà Aniello il titolare Nicola Noschese dal quale ha appreso tutti i segreti del mestiere intraprendendo vari studi e conoscenze a riguardo, “ho seguito le sue orme per una serie di ragioni anche perché ho pensato di poter collaborare con lui, un disegno che è sempre stato nella mia mente”.
Nicola è stato testimone del grande cambiamento che ha visto come protagonista un prodotto alimentare così prezioso ma troppe volte sottovalutato, soprattutto negli ultimi anni. Inizialmente, quando papà Aniello diede inizio a quest’attività, non c’era concorrenza “chi ti conosceva veniva a comprare il pane– racconta Nicola- i nostri nonni in tempi di guerra hanno desiderato il pane da quel momento hanno trasmesso quel messaggio del pane come quell’alimento di tradizione giornaliera”. La stessa concezione che oggi è cambiata, si è capovolta, infatti “quel messaggio si è adesso affievolito, addirittura i giovani non lo comprano più; è diventato un alimento come tanti! Prima era una tragedia non averlo, ricordo quando ci sedevamo a tavola e dicevamo: non abbiamo salito il pane”.
“Fino a quando però non è accaduto questo, papà ha fatto delle cose incredibili. Nonostante era in un posto nascosto, il pane era un richiamo a sè stesso” dice Nicola.
Nel 1998 si sposta nell’attuale location e nel 2015 cambia immagine e il concept del panificio per stare al passo con i tempi, per rispondere alle esigenze attuali e alle abitudini che sono cambiate. Si trasforma in un luogo confortevole e chic che accompagna il cliente dalla colazione fino alla cena, passando per un pranzo veloce o un aperitivo senza mai rinunciare però alla tradizione del pane che conserva sempre quell’essenza storica e tradizionale.
“Siamo una bakery a conduzione familiare, che dal 1969 coltiva una tradizione fatta di amore, qualità, ricerca e innovazione” scrivono così sulla pagina Facebook, poche parole che racchiudono un luogo che prende per la gola i clienti i quali al solo ingresso nel locale restano affascinati dalle tante prelibatezze del banco, da un profumo delizioso e dalla bellezza dei prodotti pregiati esposti con classe.
Tradizione e innovazione non sono due concetti contrastanti, bensì collegati tra loro. La voglia di innovarsi, scoprire cose nuove e sperimentare nuovi percorsi (in questo caso culinari) non va ad escludere la tradizione perché essa è la vera essenza delle cose, permane!
La concezione del pane sarà cambiata sicuramente ma l’essenza del “forno” è rimasta la stessa, ci sono solo valori aggiunti in grado di dare possibilità in più all’attività.
Ciò che spinge Nicola a fare sempre meglio (oltre alla passione) è la curiosità, il suo voler sperimentare e mettersi in gioco. “Io sono uno che si incuriosisce come un bambino e così ha funzionato anche qua, è nato tutto da un qualcosa di non calcolato. L’innovazione della mia attività comprende cose che si innescano e intrecciano piano piano, è una simbiosi! -racconta ancora Nicola- la passione è combinata alla curiosità; passione non esigenza! A me piace quello che faccio, mi piace davvero tanto. Io sono un artigiano e resto con quell’animo di fare qualcosa per dare piacere”.
“Se parto, non mi fermo più” ecco il segreto per sostenere i ritmi frenetici della sua professione. “Resto qui dentro anche 20 ore, sto fino a sera e l’indomani mattina alle 6 sono di nuovo qui. La mia giornata tipo? Alle 6:00/6:15 arrivo a lavoro, io copro tutte le fasce; io sono il lievitista, sono la mente, organizzo le cose, telefonate, ordinazioni, rustici, catering, faccio ordini. Faccio sempre io i lieviti, il lievito madre etc.. La domenica faccio tutto da solo perchè il panificio è chiuso – spiega Nicola con il suo contagioso entusiasmo – la sera alle 18:00 circa comincia il secondo rinfresco del lievito e faccio partire i forni”.
L’iter del pane, però, comincia anche prima con l’impasto che parte verso le 23:00 e i ragazzi addetti che preparano tutto. “Alle 6 apre il negozio e sono pronti ad uscire con una parte dei prodotti. La maggior parte delle volte noi stiamo fuori a lavorare con i clienti seduti a cena e loro sono già attivi nel laboratorio. Fino a mezzanotte più o meno io ci sono e verso l’una già parte la prima cottura”.
Ma lo spirito innovativo di Nicola non si è affatto fermato, continua ad espandersi e ad introdurre nella sua attività tutto ciò che è in voga per soddisfare il palato dei suoi clienti. E se è vero che la pizza oggi va più del pane e che la sua richiesta continua a crescere, è giusto “adeguarsi” e dare al cliente la possibilità di scegliere nel menù di Noschese Bakery anche la pizza il cui impasto presenta basse percentuali di lievito e dalle 18 alle 24 ore di maturazione che consentono di ottenere una pizza che profuma di grano, croccante al morso e soffice al palato. “Peppino, il pizzaiolo, prepara 50 – 60 panetti da mezzo kg ogni giorno, arrivando nei fine settimana anche a 120” ci svela Nicola.
È inoltre possibile scegliere tra più di 15 tipologie di pane ma non solo: sono tantissime le prelibatezze preparate dallo staff di Noschese Bakery quali taralli napoletani, grissini, panettoni, colombe e tanto altro ancora. Un’altra delle novità partirà il 1 marzo con l’istituzione dell’e-commerce mediante il quale si avrà la possibilità di acquistare online, comodamente da casa (soprattutto per i fuori sede), tutte le prelibatezze, tutti i prodotti tipici e caratteristici sfornati targati Noschese.
“L’idea dei panettoni e delle colombe è nata per caso, ma il riscontro è stato ottimo e per questo motivo la colomba sarà disponibile (per il secondo anno) anche per la Pasqua che è ormai alle porte”.
Nicola conclude così “La motivazione è fondamentale, se c’è riesci a fare tante cose”, la sua sicuramente è l’amore che nutre per le sue figlie, quell’amore forte che illumina i suoi occhi prima ancora di nominarle “nessuna delle mie figlie mi ha seguito nella mia attività ma io non l’ho mai preteso, non credo che la vita di una persona possa avere un senso se legata alla vita di un altro. Quello che faccio io in questo momento non è che ha un senso solo se c’è qualcuno che poi la continua, ha un senso per me! Sto sacrificando tutta la mia vita! Lo faccio anche e soprattutto per le mie figlie, è per amore fine a se stesso. L’amore per i figli è a prescindere, quello per le persone va e viene”.
Insomma, tradizione, innovazione, curiosità sono i tre elementi che rappresentano il cuore di Noschese Bakery.