Tre punti d’oro ma quanta sofferenza. Può riassumersi così il successo della Salernitana sul Trapani, arrivato al termine di un match combattuto e molto equilibrato. “Abbiamo smesso di giocare, credo che ci sia stato un notevole calo dal punto di vista fisico, forse ho sbagliato io”, ammette il tecnico Ventura dopo il 90’. “Credo ci sia stata anche un po’ di emotività, la classifica lascia il tempo che trova, però c’era l’obbligo della vittoria, è stato un mix di stanchezza e di paura”.
Successo arrivato anche grazie al carattere del gruppo.
“Abbiamo perso punti con Frosinone e Perugia negli ultimi minuti, oggi abbiamo rischiato lo stesso, in entrambi i casi non abbiamo giocato, ma oggi con il Trapani abbiamo lottato, a differenza delle altre due partite. Veniamo da una vittoria meritata con il Cosenza e dall’ottimo pareggio di Benevento, pensavo oggi che stessimo meglio. Se non giochiamo non siamo competitivi, quindi chi è entrato a gara in corso non ha colpe, perché era tutta la squadra a non giocare”.
Sugli obiettivi
“Stiamo costruendo, non è ancora tempo di pensare alla classifica. Con il Chievo grande rispetto, se andrà in campo la Salernitana di La Spezia o di parte di quella vista stasera rischiamo di perdere. Benevento a parte, credo che niente ci sia precluso, il problema non è quello che dico io, a gennaio è iniziato un altro campionato. Abbiamo avuto quattro approcci buoni, poi oggi abbiamo pagato la stanchezza”.
Su Aya
“Aya ha fatto una buona partita difensiva, non è abituato alla seconda partita a impostare il gioco e giocare da dietro come chiedo”.