Nell’ambito di un’attività coordinata della Procura Antimafia di Napoli, Giuseppe Arduino, latitante ed uno dei principali esponenti del clan Contini di Napoli, è stato catturato dai militari dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli all’interno di una villetta di Capaccio-Paestum.
Il 32enne era irreperibile dal 26 giugno 2019, quando venne data esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli nei confronti di 126 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso.
Un altro duro colpo per il clan Contini, già oggi nel mirino del carabinieri con un’operazione in cui è stata eseguita una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di quattro uomini del clan. Secondo le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Napoli – Stella e della Squadra Mobile di Napoli negli anni dal 2012 al 2018, i quattro sono accusati di aver avvicinato, minacciato ed usato violenza nei confronti dei familiari di un collaboratore di giustizia al fine di scoprire la località protetta dove si trovava, nonché influenzare e far ritrattare la sua collaborazione in modo da salvaguardare gli interessi del sodalizio di appartenenza. Cinque le estorsioni messe in atto. Gli esponenti del clan, tra i vari reati, si sono resi protagonisti anche di estorsioni a cittadini e imprenditori. Questi ultimi spesso costretti a rinunciare alle loro attività pur di pagare il ‘pizzo’.