“Vorticosi avvicendamenti con il preciso scopo di mantenere integro il patrimonio aziendale a fronte dei debiti che si sono accumulati”. Così il gip descrive l’operato della famiglia Apuzzo, imprenditori stabiesi proprietari della catena di market “Sole 365” e ora accusati di bancarotta fraudolenta e frode fiscale. In base agli accertamenti della Guardia di Finanza del nucleo di polizia economica e finanziaria, il debito con l’erario ammonta a oltre cinque milioni di euro. Una cifra enorme considerando il volume d’affari dei frequentati supermercati, stimato attorno ai duecento milioni soltanto nell’ultimo anno fiscale. La ricostruzione degli inquirenti, complicata dall’improvvisa sparizione dei libri e di altre scritture contabili, testimonia il turbinoso giro di società che fanno sempre capo alla famiglia Apuzzo, su cui avveniva un sistematico passaggio di beni. Secondo l’accusa, la somma reclamata dall’erario sarebbe stata utilizzata dagli imprenditori stabiesi del settore alimentare per aprire nuovi punti vendita, mantenendo così i bilanci in attivo grazie alla bancarotta. I beni, spostati su altre società, non hanno consentito allo stato la riscossione delle tasse. All’origine della vicenda figura la società di supermercati Sunrise, di proprietà degli Apuzzo, che nel 2014 dichiara fallimento a seguito della richiesta, da parte dell’erario, di versare cinque milioni di euro. I supermercati Sunrise furono successivamente ceduti a nuove società gestite, dietro a un articolato giro di nomi, sempre dalla famiglia stabiese. Intanto è scattato il sequestro dei beni: immobili, auto e barche di lusso. E il sequestro preventivo dell’intero capitale sociale e del patrimonio societario. Le inquietudini dei dipendenti (1.800 effettivi nei 41 supermercati di Napoli, Salerno, Avellino e Caserta) incontrano per il momento le rassicurazioni dell’autorità giudiziaria. I punti vendita resteranno aperti sotto custodia giudiziaria.