La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza a quattro anni di reclusione nei confronti di uno dei marocchini che nel 2016 stuprarono una donna sulla spiaggia di Santa Teresa.
Nonostante alcuni iniziali anomalie nella ricostruzioni dei fatti, che portò subito ad interrogarsi sul perché la donna non si fosse allontanata dai due uomini di origini marocchine, la dichiarazione appare veritiera.
Nella serata del 17 maggio 2016 la giovane donna, anch’essa di origini straniera ma domiciliata a Salerno, incontra per la prima i volta di due uomini Raziqi Hassan (40 anni) e Makkak Radouine (38 anni). La vittima dichiara di essersi subito fidata di uno dei due uomini e dopo aver offerto loro dei soldi per le birre avevano iniziato a bere insieme in un locale in via Roma. “Uno dei due si è ubriacato ma l’altro lo teneva a bada, gli diceva di lasciarmi di stare – ha dichiarato la donna – Mi sono sentita al sicuro, invece lui ci ha poi lasciati soli in spiaggia e da lontano sorvegliava che non venisse nessuno. È stato allora che l’altro mi ha violentata; poi è arrivato anche lui e mi ha palpeggiato il seno”
Con la pronuncia della Suprema Corte la condanna a 4 anni di reclusione per Radouane Makkak, l’uomo che aveva compiuto l’atto sessuale completo, e i 2 anni ed 8 per Hassan Raziqui il connazionale che aveva invece sorvegliato la situazione e infine palpeggiato la ragazza.