Un convegno ricco di presenze e proposte quello che si è tenuto nella giornata di ieri a Vallo della Lucania e che ha visto la consegna formale del “Manifesto per il Mezzogiorno” nelle mani del premier, Giuseppe Conte, invitato dal senatore e presidente della Fondazione Grande Lucania, Francesco Castiello. Il primo ad intervenire è il sindaco di Vallo della Lucania, Antonio Aloia, che si sofferma sull’importanza del nostro territorio, luogo di presenza del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e degli Alburni, dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità, luogo in cui nasce il pensiero eleatico di Parmenide e Zenone, dove si è formato il pensiero di Giovanbattista Vico, dove è nata la scuola medica eleatica, la Magna Grecia, di cui velia e Paestum ne sono testimonianza. E ancora, terra della dieta mediterranea. Il sindaco si sofferma poi sul feroce spopolamento, specialmente delle aree interne, interessate da una disoccupazione giovanile altissima, ed evidenzia la necessità di valorizzare le potenzialità di sviluppo di questa terra adeguando l’offerta dei servizi essenziali alle esigenze dei residenti ed avviando un progetto adeguato di viabilità per raggiungere l’autostrada. “La comunità cilentana ha già proposto progetti di collegamento della cilentana all’altezza di Agropoli e la costruzione della famosa strada del Parco che toglierebbe dall’isolamento le zone più interne“. Altre mancanze, conclude Aloia, sono relative all’Alta velocità e alle difficoltà e carenze di collegamenti con l’aeroporto e l’università. Così come manca ancora un’ opera di metanizzazione. “Serve una fiscalità di vantaggio per questo territorio per attirare maggiori investimenti anche privati”.
A seguire, il direttore della città, Antonio Manzo, ricorda il sindaco pescatore di Pollica, Angelo Vassallo, del cui omicidio ancora si aspetta giustizia.
Prende poi parola Tommaso Pellegrino, presidente del Parco e sindaco di Sassano, che si sofferma sui problemi derivanti dalla privazione dei pressi di giustizia a Sala Consilina, all’indebolimento del tribunale di Vallo e dei tagli alla sanità, nonché dalla perdita di importanti tratti di ferrovia, nonostante siamo il territorio del Parco più bello e grande d’Italia. “Bisogna cercare di sburocratizzare il paese, conclude Pellegrino, e ridurre i troppi pareri che non permettono di rendere moderno il nostro paese ed impediscono la tempestività degli interventi”.
Pasquale Lucibello, presidente della Banca del Cilento, di Sassano, Vallo di Diano e della Lucania evidenzia invece come le Bcc, punto di riferimento locale, siano penalizzate dai cambiamenti legislativi che le portano a diventare banche nazionali,ma nonostante ciò vivono sulla spalle il declino democratico e sociale della comunità. “Il Cilento è un’importante meta turistica, e con la Fondazione e l’Università di Salerno stiamo sperimentando progetti e percorsi di studio per favorire l’economia locale e dare un futuro ai giovani”.
La parola passa poi al Vicepresidente della giunta regionale della Campania, Fulvio Bonavitacola, il quale porta da parte del Presidente della Regione De Luca i saluti e la richiesta di sollecitare la delibera per sancire l’uscita della regione Campania dal commissariamento sulla sanità. “Sono 10 anni che si invocava questo obiettivo, manca solo delibera del consiglio dei ministri ora”. Spopolamento e congestione delle fasce costiere, aria e mare inquinati, servizi inefficienti, sono dovuti anche a politiche sbagliate, afferma il vicegovernatore, e concentrate sulle fasce costiere e metropolitane. “Bisogna incentivare le aziende agricole per l’imprenditoria giovanile. Bisogna rendere questi territori più facilmente raggiungibile e rendere i prodotti più facilmente collocabili che significa migliori infrastrutture, come l’aeroporto e le vie di comunicazioni. La Regione già lo sta facendo con finanziamenti messi a disposizione”.
A concludere, il breve intervento del professore Parente dell’Unisa, molto apprezzato sul tema delle start-up, il quale si sofferma sulla collaborazione in corso con la Bcc e la Fondazione per un lavoro di ricerca sui turisti per capire le potenzialità e le sinergie tra turismo ed agroalimentare e sulla quantità e qualità della crescita possibile, sviluppando un’ economia circolare e rispettosa della diversità. “La nostra mission è un territorio del Parco come laboratorio di ricerca e sviluppo che leghi turismo, enogastronomia e salute, mediante le nuove tecnologie come strumento per tenere insieme”.
Il senatore Castiello, autore del “Manifesto”, insieme alla Fondazione, presenta in breve le proposte avanzate e sottoscritte da circa cento sindaci locali per combattere lo spopolamento crescente, la disoccupazione soprattutto femminile, la perdita di laureati, per combattere i dissesti idrogeologico e l’urbanesimo intenso e per ridurre il ritardo delle regioni meno favorite come affermato dal trattato europeo e dalla costituzione, sostenendo i diritti della persona e permettendo a tutti di godere di una cittadinanza piena e non limitata. Il tema fortemente sentito è quello delle infrastrutture, e della privazione dei servizi essenziali che rischiano di consegnare queste aree alle organizzazioni criminali; da ciò l’importanza di ripristinare i presidi di legalità e sostenerne l’adeguato funzionamento. Concluso l’intervento, il senatore consegna formalmente il “Manifesto” al premier Conte, il quale, nel prendere parola, afferma come lo spirito del “Manifesto” sia in linea con il piano che si sta mettendo a punto per il rilancio del Mezzogiorno e che sarà varato, insieme al ministro Provenzano, entro fine anno, inizio 2020. Il premier evidenzia la necessità di una corretta redistribuzione delle risorse sul territorio nazionale. “Se riparte il Sud riparte l’Italia intera”. Dunque l’agenda di governo sarà disposta sul tema della coesione nazionale, della ripresa delle dotazioni infrastrutturali e degli investimenti pubblici. Conte dichiara la volontà di attuare la quota 34 (proposta presente nel “Manifesto”) per il riequilibrio delle quote delle risorse in base alla popolazione che risiede sul territorio, rispettando il principio di equità. “Già nelle legge di bilancio, attraverso un’apposita norma, si stabilisce che tutti i programmi pubblici di investimento devono distribuire ex ante le risorse in maniera proporzionale alla distribuzione della popolazione sul territorio, in maniera equa già nella fase della progettazione. C’è un accordo con i presidenti di tutte le regioni riguardo ad un accordo quadro con l’autonomia regionale,elaborando una legge cornice che realizza quel fondo perequativo previsto nella Carta costituzionale,operando un riequilibrio e garantendo di poter procedere a stipulare intese con le regioni interessate a dare loro competenze legislative ed amministrative”. Il Presidente conferma pieno supporto per i territori che vorranno essere accompagnati nell’ elaborazione e promozione di progetti. “Già le misure nella legge di bilancio prevedono miglioramenti con capitoli destinati alle infrastrutture nel Sud, tramite il fondo per le infrastrutture sociali diamo reso ai piccoli comuni del sud con 300 milioni per asili,scuole, presidi sanitari, ed è stata resa strutturale l’assegnazione di 500 milioni all’anno per i comuni per la messa in sicurezza di strade, ed pubblici, opere le lo sviluppo sostenibile del territorio , progetti di rigenerazione urbana ed opere di efficienza energetica. Riguardo al sistema ferroviario, sulla strada cilentana sono stati stanziati 14 milioni siamo disponibili a ritornarci su se non sono sufficienti. Ho accolto anche l’istanza sulla via del Parco e sul museo archeologico di Velia, su cui discuterò con il ministro Franceschini”. Infine, il Premier evidenzia i 200 milioni di euro assegnati alla strategia nazionale per le aree interne che intende trasformare in politica strutturale per sanare le fratture territoriali e assicurare la qualità della vita soprattutto nel Sud. Queste misure consentiranno un raddoppio delle aree interessate per dare risposta concreta anche a quelle finora escluse. E ancora, previste misure di sostegno alle Iniziative di autoimprenditorialità, che saranno ulteriormente ampliate: per esempio “Resto al Sud” per il 2019 2020 ha modificato il requisito età rendendolo 18-45. Rifinanziato inoltre con 675 milioni il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali che attiverà 2 miliardi di investimenti solo nel 2020. “Per Aiutare le aziende del Sud a crescere ed agganciare la frontiera tecnologica abbiamo affidato alla Banca del Mezzogiorno il fondo “cresci al sud” per cui vengono stanziati 250 milioni per la crescita dimensionale di piccole e medie imprese; abbiamo inoltre potenziato il credito di imposta in ricerca e sviluppo nel Sud per assumere ricercatori nelle imprese, e misure per le imprese 4.0”. Primo passi sono stati fatti dunque sulla strada verso il riscatto del Mezzogiorno e verso la riduzione del divario Nord-Sud, trascurato dalla politica per troppo tempo. “Discuteremo con il ministro Provenzano le proposte del “Manifesto” con attenzione. Mi ha colpito la proposta di adozione da parte di rete ferroviaria italiana di un sistema tariffario agevolato per il pedaggio dell’alta velocità che collega direttamente Nord e Sud nei tratti meno coperti da alta velocità. Ciò può incentivare collegamenti più efficienti anche per le zone turistiche montane. Interessante anche l’istituzione di una regia per il coordinamento e promozione dell’agricoltura, agroalimentare e artigianato nelle aree interne del Mezzogiorno. Può essere un utile ampliamento della strategia nazionale per le aree interne”. Il rilancio del Sud e delle sue realtà locali non può essere frutto di operazioni calate dall’alto, conclude il Presidente, per cui c’è bisogno della partecipazione, dell’interesse e dell’impegno dei cittadini e dei sindaci nel conoscere e sfruttare al meglio i loro territori e gli strumenti normativi da utilizzare per fare sistema e rilanciare il Mezzogiorno. All’uscita dal convegno, il Premier si è trattenuto con le delegazioni di operai che lo hanno atteso fuori dal teatro, tra cui la Treofan di Battipaglia mostrando piena disponibilità alle loro richieste.