Non nasconde il malcontento Gian Piero Ventura, che però ancora una volta preferisce appellarsi agli episodi al termine di una gara persa meritatamente contro la Juve Stabia: “La rimessa laterale, l’espulsione sono episodi stupidi, errori clamorosi da non fare. Ci sono state cose buone e sono contento. Nel primo tempo abbiamo controllato il gioco nonostante lo svantaggio. Siamo stati padroni assoluti del campo, sbagliando due gol clamorosi. Abbiamo fatto anche un passo indietro. Quando siamo partiti eravamo un gruppo di giocatori alla quale ho dato un’idea di gioco chiara. Ora serve la personalità e il furore agonistico che deve migliorare perché altrimenti si perde competitività. Il passo successivo è la personalità tecnica che la devono tirare fuori i calciatori e non io. Un esempio? Le cinque prestazioni di Cicerelli, oggi è entrato e sembrava quello che era in ritiro. E’ un esempio delle crescite non avvenute, ma purtroppo è un passo indietro che ci sta, non sono un mago”.
“Perdi una partita alla quale i tifosi tengono e dispiace averla persa così, altrimenti si puntava sui calciatori che hanno vinto già campionati. Questi invece vanno aspettati, fatti crescere anche perché poi tra sei mesi tirerai le somme e capirai che è un processo che si è completato”.
“Giannetti? E’ come se avesse sbagliato un rigore ma non posso giudicare da questo o entrare in questo aspetto. Momento di crisi? Non posso saperlo se sentiranno questa sconfitta. Abbiamo costruito, fatto il primo passaggio. Ai tifosi ho chiesto pazienza dal primo giorno. Capisco la delusione per la sconfitta, anche io sono deluso perché in svantaggio da una rimessa nostra è fantascienza. Ingenuità mostruose ma purtroppo la ferita che brucia sulla pelle, la rabbia, la delusione ti fa crescere. Sono parole che devono essere concretizzate”.