Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Regione Campania e da sempre uomo fidato di Vincenzo De Luca, è indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta sull’Universiade. Il filone dell’indagine in cui rientra Bonavitacola è quello sull’accoglienza degli atleti che hanno partecipato alla manifestazione sportiva. I Carabinieri, su ordine dei pm Henry John Woodcock e Francesco Raffaele, hanno perquisito il Grand Hotel Salerno, dove nel corso della manifestazione sono state ospitate circa mille persone appartenenti alle delegazioni universitarie. L’ipotesi al vaglio degli inquirenti scaturisce innanzitutto dal rapporto di vecchia data tra il vicegovernatore e l’amministratore unico della società proprietaria dell’albergo, Rocco Chechile, ora a sua volta indagato per corruzione. Gli inquirenti sospettano che l’hotel sia stato scelto come uno dei luoghi di accoglienza dell’Universiade in virtù del rapporto di amicizia tra i due. Gli investigatori hanno acquisito, oltre ad alcune ricevute di pagamento intestate con una formula neutra alla moglie del vicepresidente della Regione, anche le liste dei nominativi dei clienti alloggiati nell’albergo inviate (come previsto dalla legge) alla questura di Salerno in alcuni giorni di giugno e luglio scorso per verificare se Bonavitacola abbia pernottato nella struttura senza che venisse poi data comunicazione della sua presenza.
“Smentisco in modo categorico alcun nesso fra rapporti personali con il gestore della struttura alberghiera e la scelta di ospitare presso tale struttura gli atleti delle Universiadi. Esprimo piena fiducia negli organi inquirenti, convinto che si potrà accertare in tempi anche rapidi la mia assoluta estraneità a qualsiasi condotta illecita“, ha commentato Bonavitacola sulle pagine del quotidiano ‘Il Mattino’.