E’ stata trasmessa oggi alla Conferenza Stato-Regioni una bozza della legge quadro sull’Autonomia che tiene dentro tutti gli articoli del titolo quinto, dal 114 al 120 compreso. Il perimetro della legge, come più volte annunciato, tocca tutti gli articoli rilevanti del titolo V e garantisce che l’attuazione dell’Autonomia avvenga in un quadro di coesione nazionale.
Sui contenuti specifici della bozza della legge quadro sull’Autonomia, il ministro Boccia ha anticipato qualche passaggio parlando con gli imprenditori nella sede di Confindustria Bari-Bat. La bozza e’ composta da due articoli. Nel primo si specifica, tra le altre cose, che la determinazione dei LEP o degli obiettivi di servizio siano uniformi su tutto il territorio nazionale ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione; la necessita’ di assicurare su tutto il territorio nazionale i livelli delle prestazioni anche attraverso la perequazione infrastrutturale; il riparto tra Regione ed enti locali delle funzioni amministrative nel rispetto dei principi di sussidiarieta’ previsto dall’articolo 118 della Costituzione; il rispetto delle funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione.
La bozza quadro prevede vincoli nei fondi ordinari nazionali a favore delle Regioni più svantaggiate (quelle del Sud), e all’interno di queste a favore delle province più svantaggiate. Il tutto basato sul principio di solidarietà e perequazione. Su Lep uniformi in tutto il Paese, con denaro trasferito da chi ha di più a chi ha di meno.
“In settimana inizierà in Conferenza Stato-Regioni un bel confronto – ha dichiarato il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia -. “La bozza, è il miglior lavoro che potessi fare. Abbiamo ascoltato tutti, fatto una sintesi, e ora tocca agli altri dirmi se c’e’ qualcosa che non va, cosa integrare, cosa modificare, cosa migliorare. E io vorrei entro fine novembre presentare la legge quadro in Parlamento. Se il Parlamento ci darà fiducia, vorrei il voto di tutte le forze politiche, la legge quadro entro fine anno c’è. A quel punto si tratta di definire gli accordi tra Regioni e Governo e io sono pronto già a gennaio a firmare i primi accordi. Poi i tempi dipenderanno dal Parlamento”.
Già sul piede di guerra il presidente del Veneto Luca Zaia, che ha rilasciato all’Ansa dichiarazioni incapaci di prospettare una risoluzione in tempi brevi: “Siamo abituati a guardare in faccia alla realtà. Così come si articola, quella bozza non è sottoscrivibile – commenta -. Il ministro ha dato disponibilità a una riunione in settimana e ci auguriamo che sia disponibile a discuterne nel merito. Abbiamo rimesso tutto e rapidamente in mano ai tecnici perché o si arriva a una soluzione sostenibile nel senso di una vera Autonomia allora vale la pena discutere oppure quel testo noi non lo sottoscriveremo. Questa non è una dichiarazione di guerra, ma una semplice constatazione, visto che in settimana arriveremo al giro di boa e capiremo quale sarà il testo finale del provvedimento”.