Un combinato di farmaci, già approvato dall’Aifa, una cura innovativa contro il melanoma (un paziente su due è vivo grazie a questa combinazione) dal costo, di 60mila euro l’anno, risulta attualmente disponibile soltanto per chi se lo può permettere. Almeno fino a ieri. La Regione Campania, in raccordo con il direttore generale dell’Istituto dei tumori di Napoli, Attilio Bianchi, ha deciso, infatti, che quella cura, riconosciuta a livello mondiale, deve essere fornita gratuitamente a tutti i pazienti che ne hanno necessità. Un provvedimento che diventa un vero e proprio salvavita per i malati con metastasi cerebrali. E’ a loro che è rivolta la nuova terapia costituita dalla combinazione di due principi attivi: l’Ipilimumab e il Nivolumab, un anno fa approvato dall’Agenzia italiana del farmaco, ma lasciata in fascia C, ovvero, approvata ma non rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionale. Una estrema difficoltà per i pazienti affetti da questa grave patologia: la cura c’è ma a potersela permettere sono davvero in pochissimi, chi può cioè pagarla da sé.
“Il Pascale – dice il direttore generale Bianchi – non poteva rimanere insensibile dinanzi a questa situazione paradossale. Il nostro Istituto, con l’oncologo Paolo Ascierto, è riconosciuto a livello mondiale proprio per la cura del melanoma”. Ogni anno muoiono in Italia circa 7000 persone di melanoma e circa il 40 per cento dei pazienti con malattia avanzata ha metastasi cerebrali. Il provvedimento regionale porta con sé anche un altro importante risultato: lo stop ai viaggi della speranza all’estero.