Domani, sabato 12 ottobre, apriranno gratuitamente le 24 porte dei musei AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiana) dando così il via alla la quindicesima edizione de La Giornata del Contemporaneo, uno di quegli appuntamenti che si rinnova ormai ogni anno a dal 2005.
È un evento volto a promuovere l’universo dell’arte contemporanea, un’occasione fondamentale di cui approfittare per visitare gratis musei, studi d’artista, accademie, gallerie, fondazioni e luoghi d’arte che aderiscono all’iniziativa.
Le varie edizioni precedenti a quest’ultima hanno favorito la crescita dei rapporti con varie istituzioni, infatti, la collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e al sostegno coordinamento della Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane del MiBACT (Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo) anche Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura all’estero potranno organizzare nella propria circoscrizione eventi e appuntamenti per valorizzare l’emisfero della cultura contemporanea.
La portata che l’evento ha raggiunto e l’incremento avuto in termini numerici hanno reso possibile l’apertura delle porte anche nei piccoli centri, non solo nelle grandi città.
In occasione di questo evento, che solitamente si svolge o il primo o il secondo sabato di ottobre, anche Salerno partecipa attivamente all’iniziativa. La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, diretta da Francesca Casule, e il Liceo Artistico Sabatini-Menna di Salerno hanno organizzato I SEGNI DELLA MIA CITTA’ presso il Complesso Monumentale di San Pietro a Corte, Cappella di Sant’Anna: sarà qui possibile ammirare cinque tele realizzate dagli studenti durante un percorso progettuale che intende coniugare Arte-Cultura-Territorio.
Inoltre si potrà assistere alla proiezione di un video “I SEGNI DELLA MIA CITTA”. UN QUARTIERE ARTIGIANALE: L’OFFICINA DELLE LUCERNE”, realizzato anche questo dagli allievi del Liceo Sabatini-Menna, per il progetto Scuola Viva, il quale intende spronare e spingere il giovane nel ricercare nuove idee partendo da oggetti che fanno parte della cultura di appartenenza, infatti neanche la scelta della location è stata lasciata al caso.