Nullità dell’ordinanza di arresto. È così che si conclude la vicenda della rissa tra salernitani e napoletani avvenuta nel carcere di Fuorni.
I fatti contestati risalgono allo scorso aprile, quando alcuni detenuti erano stati accusati di violenza privata e lesioni. Tre di loro avevano anche spintonato e aggredito un agente della polizia penitenziaria mentre stava svolgendo il suo lavoro e cioè mentre tentava di riportare l’ordine provando a chiudere lo sbarramento tra la sezione B e la A del carcere. Tra le aggravanti che erano state loro riconosciute dalla procura – oltre ovviamente al fatto che i reati fossero stati commessi in carcere – anche la premeditazione.
Adesso, però, potranno tornare liberi, perché hanno scontato la pena per la quale erano entrati in carcere. Su tredici indagati non tutti hanno presentato ricorso. Così, mentre riacquistano la libertà due di loro, gli altri, anche se nelle condizioni di poter uscire di cella, restano detenuti. Le motivazioni che hanno spinto giudici del Riesame a decretare la nullità dell’ordinanza di arresto si conosceranno solo nei prossimi giorni.