La tappa di Salerno è già decisiva per Alessandro Nesta, tecnico rivelazione la scorsa stagione a Perugia ma seriamente a rischio in Ciociaria dopo i miseri cinque punti conquistati nelle prime sei partite. Un bottino magrissimo per una società ed un organico partiti per aggiudicarsi uno dei due posti che valgono la promozione diretta in massima serie. Il torneo è ancora lungo, però la difficile trasferta in terra campana rappresenta per i gialloblù un appuntamento da non fallire. Il campo di battaglia, il prato dell’Arechi, non sarà affatto una passeggiata di salute, perché la Salernitana di Giampiero Ventura coltiva il sogno di un nuovo successo e del primato solitario in classifica. Inoltre i laziali giungeranno a Salerno privi di alcuni calciatori importanti: Bardi, Szyminski, Maiello, Dionisi e lo squalificato Paganini. Il Frosinone, salvo ripensamenti tattici di Nesta che sta comunque riflettendo sull’ipotesi 3-5-2, dovrebbe partire dal primo minuto con l’abituale 4-3-1-2. In porta, dopo l’infortunio patito da Bardi a Perugia, ha trovato spazio il possente Iacobucci, uno dei portieri più costanti del campionato quando militava nelle file dell’Entella. La linea difensiva, partendo da destra, sarà formata dal vincente del ballottaggio in corso tra Salvi e Zampano, al quale verranno affiancati Brighenti, Ariaudo e Beghetto. Salvi è più difensore di Zampano, che interpreta il ruolo come una sorta di ala aggiunta. Il primo, oltre ad essere dotato di un gran tiro dalla distanza, è sempre molto insidioso sulle palle inattive. Grande spinta è assicurata sull’out mancino, con lo stantuffo Beghetto che concede qualcosa sul piano difensivo. A comporre la coppia centrale baderà l’esperienza di Brighenti ed Ariaudo, anche se la presenza di Djuric potrebbe suggerire a Nesta di accantonare il primo, difensore tecnico ed abile ad impostare il gioco ma non strutturato fisicamente (178 cm di altezza) per contrastare il possente centravanti granata. Scelta non facile per l’ex difensore laziale, anche perché Ariaudo, Krajnic e Capuano, possibili sostituti di Brighenti, sono tutti mancini e potrebbero trovare difficoltà a coesistere.
Il vertice basso del ‘rombo’ di centrocampo dovrebbe essere affidato all’energico Gori, calciatore molto disciplinato tatticamente e sempre vivo sul piano agonistico, mentre qualche limite palesa in fase di distribuzione del gioco. Ai suoi lati le mezzali potrebbero essere lo svedese Rohden sul centrodestra e l’austriaco Haas sul centrosinistra. Si tratta di due mediani di spinta, dotati di gamba, dinamici e in grado di presidiare efficacemente le loro zone di competenza, anche se la giocata imprevedibile non sembra far parte del loro repertorio calcistico. Intoccabili i compiti di trequartista assegnati al mancino Ciano, l’elemento più tecnico del gruppo, impiegabile anche come seconda punta oppure nei panni di esterno offensivo. L’ex cesenate è rapido nell’uno contro uno, possiede assist e tiro ed è sempre molto efficace sui calci piazzati.
Le due punte, infine, saranno selezionate all’interno di un roster comprendente Trotta, Novakovich e Citro. Dotati di discreta tecnica, i tre si differenziano per caratteristiche fisiche e compiti tattici. I primi due, infatti, sono punte centrali, con Trotta più propenso a svariare sull’intero fronte d’attacco e Novakovich più abile a sfruttare i suoi centimetri in area avversaria. Il più minuto Citro, invece, ama agire tra le linee e ad inserirsi negli spazi procurati dalla stazza del partner offensivo di turno.Dovesse Nesta optare per una difesa a tre, il sacrificato sarebbe uno dei due attaccanti, con Ciano ad affiancare Trotta (più probabile) o Novakovich.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2): Iacobucci; Salvi, Brighenti, Ariaudo, Beghetto; Rohden, Gori, Haas; Ciano; Trotta, Citro. All. Nesta.
PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Iacobucci; Brighenti, Ariaudo, Capuano (Krajnic); Salvi, Rohden, Gori, Haas, Beghetto; Ciano, Trotta. All. Nesta.