Una tabella di marcia che prevede uno sforzo di rapidità e soprattutto tempi certi per la messa in sicurezza e la bonifica della ex discarica di Parapoti. E’ quanto emerso da una riunione che si è svolta nei giorni scorsi a Roma presso il Ministero dell’Ambiente alla presenza dei dirigenti. Un vertice reso necessario da una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia da parte della Corte di Giustizia dell’Unione Europea a seguito di un lungo periodo di inerzia da parte di Regione Campania e Provincia di Salerno nel bonificare l’ex sversatoio di Montecorvino Pugliano. La Presidenza del Consiglio dei Ministri inoltrerà una diffida alla Regione Campania, alla Provincia di Salerno e alla Società Ecobiente SPA, a realizzare un progetto esecutivo di chiusura entro 60 giorni dalla diffida stessa, nonché l’affidamento e la consegna lavori di chiusura della discarica e la realizzazione dei lavori di chiusura della discarica entro 6 mesi dall’affidamento dei lavori. Il dicastero in questo modo certificherà la definitiva chiusura di Parapoti. In caso del mancato rispetto dei termini imposto dal ministero per messa in sicurezza, lo stesso è pronto ad attivare i poteri sostitutivi nominando un commissario straordinario che sarà chiamato a gestire le varie fasi della bonifica. Il sito, nel frattempo, rimane chiuso. “Si tratta dunque di un grande passo avanti per tutto il territorio dei picentini e non solo per Montecorvino Pugliano, tiriamo un sospiro di sollievo perché i funzionari ministeriali ci hanno garantito che Parapoti è fuori da ogni tipo di emergenza di rifiuti”, ha commentato, esprimendo tutta la sua soddisfazione, il primo cittadino di Montecorvino Pugliano Alessandro Chiola.
Panoramica privacy
This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.