Un addio a sorpresa annunciato ieri, e motivato questa mattina con una conferenza stampa nel ventre dell’Arechi. Emanuele Calaiò appende le scarpe al chiodo per diventare un dirigente del settore giovanile, guidato dal responsabile della cantera granata Angelo Mariano Fabiani, che con una battuta introduce l’ormai ex attaccante siciliano. “Buon viaggio, capirai quanto sono difficili le giornate da dirigente“.
Il direttore sportivo romano spiega poi l’evoluzione della scelta della punta ex Napoli, fermatasi a quota 197. “Aveva le sue richieste di mercato, si è anche decurtato lo stipendio, in ogni caso la sua era una scelta già in essere da un po’, io l’avevo già detto al suo procuratore che l’avrei voluto tenere con me da dirigente, come ho fatto anche con il mio attuale collaboratore Bianchi. Lo slot libero? Lasciamo tutto com’è, altri calciatori sono rimasti fuori perché non rientrano nei nostri piani, né tecnici né dirigenziali”.
Sulle tempistiche, piuttosto discusse, della scelta
“Questa idea già era in cantiere sul finire dello scorso anno, si è abbassato il contratto, nei mesi di calciomercato se c’è un contratto in essere, il calciatore si deve allenare, e si è allenato con il benestare del tecnico. Alla fine del mercato Calaiò ha preso la palla al balzo. Perché a settembre e non prima? Ci sono determinate logiche, ci sono doveri e obblighi, valutazioni da fare, quando c’è stata la possibilità abbiamo proposto un contratto, ma non avevamo fretta. Il tecnico sapeva che in serbo c’era questa eventuale decisione, ha detto che se questa era la scelta del calciatore alzava le mani, acconsentendo che si allenasse con il gruppo“.
Sul nuovo ruolo di Calaiò
“Emanuele avrà un ruolo prettamente tecnico, curerà la parte tecnica e dirigenziale, non farà l’allenatore ma girerà per tutta la provincia di Salerno, ci sono ottimi elementi da scoprire, in questi 5-6 anni di militanza da parte mia vi posso garantire che abbiamo diversi giocatori in giro per l’Italia di proprietà della Salernitana, che costituiranno un patrimonio della società. L’anno scorso è stato un anno disgraziato, purtroppo il calcio non è una scienza esatta, ma il progetto per il centro sportivo per settore giovanile va avanti, a breve incontreremo l’assessore, sarebbe importante dare la possibilità ai ragazzi di mangiare e dormire, nel frattempo ringraziamo il convitto nazionale che ospita i nostri ragazzi”.