La Salernitana di Ventura è attesa dal primo, vero test probante della stagione, contro un Benevento ancora una volta protagonista in sede di mercato e pronto a recitare il ruolo di leader nel terzo torneo cadetto della sua storia. Dal Sannio giungono segnali di grande compattezza ed entusiasmo, testimoniati dai propositi spavaldi di Caldirola e dal commovente ricordo riservato a Carmelo Imbriani, beneventano doc, ex tecnico e calciatore giallorosso, scomparso prematuramente dopo aver combattuto contro la leucemia. Numerosi i tifosi della strega che occuperanno i gradoni dell’Arechi, per un match destinato ad emettere un giudizio importante sulle future ambizioni delle due compagini campane. Il Benevento, affidato alle cure di mister Pippo Inzaghi, tecnico la cui carriera al momento ha fatto registrare alti e bassi, dovrebbe schierarsi con il 4-4-2. Un sistema di gioco che, valutate le caratteristiche tecniche di alcuni calciatori (Tello), possiamo tranquillamente definire atipico. L’ex cagliaritano, pur essendo una mezzala, si sta adattando da esterno, opzione che Inzaghi utilizza per non privarsi di nessuno dei suoi uomini più qualitativi. A guardia dei pali ci sarà il promettente Montipò, ventitreenne che sta lavorando per diventare un portiere affidabile nel panorama del calcio italiano; il ragazzo, parando un rigore a Pisa, è risultato già decisivo. La linea difensiva, partendo da destra, sarà composta da Maggio, Volta, Caldirola e Letizia. Si tratta di un quartetto decisamente esperto e ricco di personalità, che dovrà essere contrastato in entrambe le fasi di gioco. Maggio e Letizia, infatti, sono due cursori laterali che spingono con costanza e non arretrano mai rispetto alla possibilità di proporsi in fase offensiva con l’intento di risultare determinanti; attenti e tignosi anche quando si tratta di fronteggiare gli attaccanti rivali. Invece i due centrali, pur non essendo fulmini di guerra, interpretano il ruolo con personalità, contrastando le iniziative offensive altrui grazie al loro spiccato senso della posizione e alle letture tattiche preventive supportate dall’esperienza che li accompagna. Essi sono anche discretamente minacciosi sulle palle inattive. La diga centrale del reparto mediano, salvo sorprese, dovrebbe essere affidata al duo Hetemaj-Viola. Tanta roba per il torneo cadetto, con il primo ad indossare i panni dell’indomito guerriero, sempre pronto a colmare falle, a pressare i portatori di palla avversari, ma anche ad attaccare lo spazio e a rendersi minaccioso con repentini inserimenti negli ultimi venticinque metri. Interprete diverso del ruolo è Viola, il quale con il suo educatissimo piede mancino ama soprattutto far girare la squadra, senza tirarsi indietro quando si tratta di rendere imprevedibile il gioco dei suoi attraverso un’iniziativa personale. Egli, infine, è un abile esecutore di calci piazzati ed ultimamente ha compiuto significativi progressi anche sul piano difensivo. Sulla fascia destra opererà Roberto Insigne, fratello del più famoso Lorenzo e calciatore di consolidato spessore per la categoria. L’ex irpino, abile nell’uno contro uno e dotato di ottimo tiro, ama agire a destra per sfruttare i movimenti all’interno del campo da mettere al servizio del suo affilato piede mancino, con il quale riesce a creare superiorità numerica, fornire assist e calciare insidiosamente verso la porta. Sul fronte sinistro opererà Tello, calciatore dinamico, tecnico e tempestivo negli inserimenti offensivi, ma anche una mezzala adattata da esterno che stringe sovente al centro, sia quando si tratta di fare densità difensiva, sia quando cerca di esprimere imprevedibilità tra le linee. Da non sottovalutare il possibile impiego di Improta, ex granata, più esterno di Tello e maggiormente tattico e difensivo rispetto ad Insigne. Di assoluto livello, infine, è anche la coppia di attaccanti sanniti che proverà a rendere complicata la serata di Migliorini e compagni. La prima punta sarà Massimo Coda, rimpianto ex che, oltre a realizzare reti di ottima e variegata fattura, sa rendersi determinante con la sua capacità di giocare con e per la squadra. Insomma, attaccante completo a cui la serie B va un po’ stretta. Altrettanto qualitativo e prolifico è il suo partner Sau, ex cagliaritano che ha dimostrato in passato di saper essere protagonista in serie A. Anche in questo caso, ci troviamo al cospetto di una punta rapida, cinica e lucida in fase finalizzativa, ma anche creativa nel generare ghiotte occasioni dal nulla. Inoltre, l’attaccante sardo sa anche dettare il passaggio sugli esterni, giocare senza palla tra le linee e vestire i panni di illuminante dispensatore di assist.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2): Montipò; Maggio, Volta, Caldirola, Letizia; Insigne (Improta), Hetemaj, Viola, Tello (Improta); Sau, Coda. All. Inzaghi.