Battipaglia, sindaca Francese occupa lo Stir: “Disegno criminale, città sotto assedio”

Dopo l’ennesimo rogo divampato in un’azienda di Battipaglia, la sindaca Cecilia Francese, a capo di una folta delegazione di cittadini e comitati radunatisi in precedenza davanti al Municipio, ha bloccato l’acceso allo Stir di Battipaglia. Mentre una nube tossica ha invaso la città, il primo cittadino, accusando le istituzioni regionali e nazionali, ha indossato la fascia tricolore promuovendo un’azione dall’alto valore simbolico che mira a denunciare lo stato di isolamento in cui versano i battipagliesi e l’amministrazione comunale. “Sono per il rispetto delle leggi e delle Istituzioni tutte. Ma ora basta. Battipaglia è sommersa da puzza e rifiuti, le Istituzioni competenti di questo Paese non possono non tenerne conto. Sto difendendo la mia città con il coltello fra i denti, e lo faccio sin dal primo giorno che ho indossato la fascia tricolore, ma ciò non è bastato. Anche a voce alta in tutte le sedi competenti ho espresso, in questi anni, tante preoccupazioni, proposto soluzioni e richieste di aiuto. Ora basta.
Battipaglia non può sopportare tutto questo.
Abbiamo predisposto controlli a tappeto sul territorio comunale da parte della Polizia Locale a tutti i tir che trasportano rifiuti e che circolano nel territorio battipagliese
“.

La sindaca, impegnata fisicamente in una battaglia per evitare il perpetuarsi del disastro ambientale nella Piana del Sele, si dichiara irremovibile e pronta a protrarre lo stato di agitazione almeno fino a quando non riceverà concrete soluzioni. “Un nuovo incendio in un’azienda che tratta rifiuti speciali. Anche questa notte Battipaglia è stata svegliata da una nube tossica di pneumatici che bruciano, e dalle prime indagini sul luogo l’incendio sembrerebbe doloso. Ho immediatamente allertato l’Arpac che ha risposto con l’istallazione di una centralina per il monitoraggio dell’aria. Nelle prossime ore, e non appena i dati verranno resi disponibili dai tecnici, informerò immediatamente circa i risultati dei test. La città è sotto assedio. Un assedio permesso da altri ma che oggi non è più possibile tollerare e sostenere. Il costo da pagare per la mia gente è altissimo e non sono più disposta ad attendere chissà che.
È evidente che esiste un disegno criminale di sotterrare di rifiuti questa terra e inondarla di odori nauseabondi da far svenire”.

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