L’alleanza di ampio respiro tra Pd e M5s, invocata dai vertici dem anche a livello locale, rischia di infrangersi sulla decisione del governatore De Luca di correre per il bis. Una presenza ingombrante sullo scenario politico, una centralità che smorzerebbe sul nascere qualsiasi ipotesi di accordo con i pentastellati guidati in Regione da Valeria Ciarambino. Nemico giurato di questi ultimi, l’attuale governatore è una figura divisiva. E i suoi proclami non sembrano risentire dei mutamenti sul piano nazionale ma anzi rivendicano i successi conseguiti dalla sua giunta, individuando nel buon lavoro svolto (e propagandato) il requisito per la sua ricandidatura: “Il mio obiettivo – afferma il governatore campano ai microfoni di Radio Crc – è presentarmi ai cittadini campani con i risultati alla mano. Già oggi abbiamo realizzato il 150 per cento del programma elettorale con cui ci siamo presentati. Anche le liste sono già in campo, siamo attivi da anni. Mi interessa chiarire che non ho voglia di fare chiacchiere politiciste. Parleremo quando inizierà la stagione elettorale. Ma andranno fatte sulla base dei risultati conseguiti dal governo regionale su scuola, trasporti, ambiente, fondi europei e tutto il resto”.