La Salernitana completa il reparto dei difensori centrali con l’innesto di Thomas Heurtaux, trentunenne francese reduce dalla sofferta esperienza in terra turca con la maglia dell’Ankaragucu, compagine nella quale militava anche l’amico– e neo granata – Alessio Cerci.
Il calciatore ha firmato un contratto annuale, con inserimento dell’opzione rinnovo al termine della stagione.
Il valore calcistico del ragazzo, considerato il rendimento espresso in serie A per cinque stagioni con la maglia dell’Udinese (oltre 100 presenze condite da 5 reti), non può essere messo in discussione.
Diversi dubbi, più che legittimi, scaturiscono invece dall’analisi del suo ultimo biennio calcistico, nel corso del quale la sostanziale inattività ha surclassato la necessaria continuità (tecnica, mentale ed agonistica) che dovrebbe sempre accompagnare un calciatore professionista. Dal 5 maggio 2018 ad oggi, quindi parliamo di un lasso temporale lungo 16 mesi, il neo granata ha collezionato la miseria di un centinaio di minuti spesi sul rettangolo verde, ossia poco più di una partita.
Pertanto, se è verosimile che il calciatore non debba essere discusso sul piano tecnico, altrettanto fondato è il sospetto che il suo recente passato imponga a tutti cautela in sede di giudizio e verifiche da affidare al terreno di gioco. La condizione fisica ed agonistica di un atleta, infatti, raggiunge livelli standard solo quando è sottoposta continuamente alla partita settimanale ed agli allenamenti quotidiani.
Dal punto di vista tecnico-tattico, il neo difensore granata, che ha al suo attivo anche un centinaio di partite nei due maggiori campionati francesi (Caen) ed una quindicina di presenze in serie A con la maglia del Verona, è un elemento che risponde alle esigenze tattiche di Giampiero Ventura. Egli può agire sia da difensore di destra in un pacchetto formato da tre dioscuri, e quindi inserirsi bene nell’attuale retroguardia della Salernitana, sia fare coppia con un altro centrale in una linea difensiva a quattro. Ma non bisogna neanche trascurarel’opzione terzino destro, ruolo svolto agli inizi della sua esperienza con la maglia dell’Udinese. Heurteaux, prestante ma allo stesso tempo sufficientemente rapido e veloce, ha nel suo bagaglio calcistico la capacità di staccarsi dalla linea e diventare aggressivo sulla punta rivale che esce dai blocchi difensivi per fare gioco. Inoltre, il suo passato da terzino lo dota delle nozioni indispensabili a fronteggiare gli attaccanti che si muovono lungo le corsie laterali o amano dettare la verticalizzazione.
Al campo, unico giudice insindacabile, il compito di stabilire se le potenziali garanzie tecniche del calciatore riusciranno a spazzare via i dubbi cagionati dal suo tormentato percorso professionale degli ultimi sedici mesi.