A rischio, per assenza di nuovi finanziamenti, il completamento della Carta Geologica d’Italia e con essa la conoscenza del suolo e del sottosuolo nazionale, indispensabile per riuscire a contenere i disastri, mettere in sicurezza i territori e procedere ad un’idonea pianificazione urbanistica. Ogni singolo foglio del CARG, realizzato dall’ISPRA in collaborazione con le Regioni, le Province autonome,
le Università e il CNR, contiene la possibilità di ricavare informazioni oggi più che mai preziose relativamente all’individuazione delle risorse idriche ed energetiche a quelle minerarie, dalla descrizione delle aree più idonee allo stoccaggio delle scorie radioattive o alla progettazione di infrastrutture sicure.
Questa conoscenza è al momento solo parziale: per completare il lavoro mancano ancora 300 fogli geologici e quasi tutti i fogli geotematici. A lanciare l’allarme sul gap conoscitivo nazionale l’ISPRA nell’ambito dell’incontro “La memoria del territorio a garanzia del futuro: il Progetto CARG” organizzato a Roma.
In questi anni lo studio, le sperimentazioni, il confronto tra i vari esperti, la crescita culturale dal punto di vista della conoscenza geologica del nostro territorio, hanno reso la cartografia del progetto CARG indispensabile al raggiungimento degli obiettivi finalizzati ad uno sviluppo sostenibile, temi al centro dell’agenda della COP27, in atto in questi giorni a Sharm El-Sheikh. Quella a rischio, quindi, non è una semplice carta colorata, ma un’importante infrastruttura di ricerca strategica per la Nazione, che oggi rappresenta lo strumento più completo per leggere il passato e il presente del nostro territorio.
Avviato alla fine degli anni ottanta, il Progetto CARG, che prevede la realizzazione di 636 fogli geologici e geotematici alla scala 1:50.000 che compongono l’intero territorio nazionale, è stato finanziato con una certa regolarità fino al 2000 e sono stati realizzati ed informatizzati 281 Fogli geologici (circa il 45% della copertura totale), 30 Fogli geotematici e 6 Fogli di geologia della
piattaforma continentale adriatica alla scala 1:250.000.
Dopo un lungo periodo di assenza di finanziamenti, durato circa 20 anni, grazie alle risorse economiche rese disponibili dalle tre ultime Leggi di Bilancio, è stato possibile avviare tra il 2020 e il 2022 altri 67 fogli geologici e 6 Fogli geotematici. Grazie alle risorse stanziate, si è potuto provvedere inoltre al potenziamento del numero del personale specialistico del Dipartimento per il Servizio Geologico d’Italia di ulteriori unità, tra geologi rilevatori, biostratigrafi, geomorfologi, cartografi, informatici a supporto delle attività scientifiche previste per la realizzazione del Progetto e alla realizzazione diretta da parte del personale del Dipartimento per il Servizio Geologico d’Italia.
Con le risorse destinate all’annualità 2022 si esaurirà il finanziamento dedicato al Progetto CARG.