La Costiera Amalfitana è da settimane teatro di incendi. L’ultimo, in ordine di tempo, ha interessato nelle ultime ore l’area montuosa a ridosso di Capo D’Orso, tratto della Costiera in cui un rogo era già divampato lo scorso 11 agosto, provocando la chiusura momentanea della Strada Statale Amalfitana. La scorsa notte ha ripreso a bruciare la pineta alle porte di Maiori, un’oasi naturalistica che già che già due settimane fa aveva subito danni ingenti. Il rogo ha causato prima la chiusura della statale amalfitana poi l’istituzione del doppio senso di marcia a ridosso del fianco della montagna andata in fumo. Diverse squadre di volontari della protezione civile hanno coadiuvato l’intervento dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Maiori, nel corso di operazioni di spegnimento rese complicate da un sottobosco popolato da resina, pigne e aghi, capaci di ravvivare l’incendio in alcuni punti a distanza di ore. All’intervento hanno partecipato anche alcuni elicotteri della protezione civile nazionale e del servizio regionale antincendio. La polizia municipale di Maiori ha sospeso in alcuni momenti della giornata la circolazione stradale per consentire agli elicotteri di operare in sicurezza.
Nel frattempo i carabinieri forestali di Tramonti hanno denunciato un uomo, accusato di aver causato l’incendio divampato lo scorso 8 agosto ad Erchie. Secondo quanto ricostruito dalle indagini dei militari, l’uomo aveva effettuato dei lavori di pulizia dei residui vegetali dandoli alle fiamme, ma una volta che si erano propagate, non era riuscito a contenerle. L’incendio aveva riguardato un’area di circa 7mila metri. Per domare le fiamme era stato necessario anche l’intervento di un elicottero della Regione Campania che ha effettuato 27 lanci di acqua, mentre da terra avevano operato sia i Vigili del Fuoco sia il personale della Sma Campania.