Un’oasi felice. Di aggregazione sociale prima che sportiva. La Zona Orientale Rugby Popolare Salerno è tornata a gettarsi nella mischia. Dopo mesi di difficoltà dovute alla pendemia, infatti, la società nata su valori come antifascismo, antirazzismo e antissessimo inizia a vedere i primi frutti della ripresa.
Ripartite a pieno regime tutte le attività sportive e sociali della compagine autogestita che ha da tempo ridato vita al Campo “24 Maggio 1999” di Sant’Eustachio. Dati incoraggianti per la Z.O., che ha registrato dati in costante aumento per tutte le categorie, sia per quanto riguarda le seniores (maschile e femminile), che per quanto concerne il minirugby (dall’Under 5 all’Under 15). In crescita anche i soci che si stanno formando come tecnici federali, una vera prova di forza dopo la batosta a tutto il mondo dello sport data dal Covid.
In particolare è crescente l’attesa per il ritorno in campo della squadra femminile a quasi due anni di distanza dall’ultima volta. Le “barbare” saranno di scena, a ranghi completi, domenica 31 ottobre al campo “F. Casino” di Santa Maria Capua Vetere (CE) per la prima tappa di Coppa Italia Femminile Seven 2021/2022. Avversarie di giornata sono le padrone di casa del Rugby Clan, l’Arechi Rugby, l’altra compagine salernitana iscritta ai campionati, le Longobarde di Benevento, le Barbarians e le Hammers, entrambe di Campobasso.
“Siamo entusiaste per l’inizio di una nuova stagione sportiva – dichiarano le rugbiste della Zona Orientale – Abbiamo vinto l’ennesima sfida, non era affatto scontato ricompattarsi dopo il lungo periodo di stop dovuto all’emergenza sanitaria. Il nostro obiettivo principale è quello di far conoscere a quanta più gente possibile il fantastico mondo della palla ovale femminile, contro ogni stereotipo di genere, divertendoci e dimostrando in campo il nostro valore”.
Se la squadra maschile, nel frattempo, ha già disputato 2 partite nel campionato regionale di serie C, collezionando sinora 1 vittoria e 1 sconfitta, nel mirino del collettivo salernitano, adesso, c’è la partecipazione ai primi concentramenti ufficiali di minirugby, che dovrebbero partire nelle prossime settimane. Un’ulteriore sfida da raccogliere per gettare le basi di un futuro che sembra essere sempre più radicato nel quartiere di Sant’Eustachio, grazie anche alla profonda sinergia sviluppata con la Parrocchia.