Scandalo coop, Zoccola ai domiciliari: “I politici ci indicano chi assumere”

Ha ottenuto gli arresti domiciliari l’imprenditore Fiorenzo Zoccola, l’uomo chiave dell’inchiesta sulle cooperative salernitane. Dopo tre interrogatori, della durata complessiva di quasi sedici ore, e dopo aver riempito pagine di verbale preziose per gli inquirenti, il re delle coop, difeso dall’avvocato e consigliere d’opposizione del centrodestra Michele Sarno, lascia il carcere in virtù del contributo fornito all’accertamento dei fatti, come riportato dalla giudice Gerardina Romaniello nelle motivazioni dell’ordinanza.

Le dichiarazioni dell’indagato principe sono ritenute credibili da parte degli inquirenti e stanno contribuendo alla ricostruzione del mosaico. Come riportato dall’edizione odierna del quotidiano ‘La Repubblica’, Zoccola ha descritto il legame indissolubile tra le cooperative e la politica salernitana, finalizzato “a garantire alle prime la continuità lavorativa in cambio di voti”. Un meccanismo che trova la sua massima espressione con le società partecipate e municipalizzate. “Sono i referenti in consiglio comunale delle cooperative – ha spiegato il re delle coop – ad indicare le persone da assumere quando vi è necessità. Le cooperative, per garantire i posti di lavoro devono lavorare con continuità. All’elezione, poi, ciascuna sostiene il consigliere di riferimento e vi è un’indicazione di voto che viene data a tutti i dipendenti”.

Una versione che trova conferma nella nota vocale inviata tramite whatsapp alla vigilia del voto, in cui era contenuta una grave intimidazione ai danni dei dipendenti di una cooperativa salernitana, la “San Matteo”, in affari col Comune, nella quale l’ex presidente Gianluca Izzo, successivamente finito ai domiciliari e poi rimesso in libertà per carenza di esigenze cautelari, utilizzava toni intimidatori nei loro confronti per indurli, con minacce nemmeno tanto velate, a votare una esponente candidata della coop, la moglie Alessandra Francese, a sostegno della candidatura a sindaco di Vincenzo Napoli. “So dove andate a votare, i seggi, tutto, i voti me li conto uno ad uno. E da martedì vediamo: se voi state con noi, anche noi staremo con voi”, minacciava Izzo.

Su questo episodio, riporta l’edizione napoletana de ‘La Repubblica’, la Procura di Salerno ha aperto un filone d’indagine parallelo per reati elettorali. Mentre le indagini proseguono e Zoccola potrebbe essere sottoposto a un nuovo interrogatorio nei prossimi giorni. Gli investigatori sono a caccia di riscontri.

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