La curva epidemiologica continua a calare ininterrottamente. Sono 33.061 i nuovi casi registrati nella settimana 17/23 maggio 2021, rispetto ai 47.912 della scorsa settimana (-31%). In Campania ne sono 4.329 vs 7.272 (-40%). Scende anche l’indice di contagiosità (Rt) nazionale da 0.86 a 0.78. In Campania cala a 0.70. Il che significa che il virus circola meno velocemente, sebbene sia oramai prevalente la variante inglese. E’ calata anche l’incidenza media settimanale su 100 mila abitanti da 81 a 56. In Campania, l’incidenza crolla da 128 a 76.
Per conseguenza, secondo le previsioni dello Sportello Salute ANCI Campania, se il calo dovesse confermarsi nelle prossime 3 settimane, e l’incidenza dovesse permanere sotto la soglia dei 50 casi su 100 mila abitanti, la Campania potrebbe colorarsi di bianco a partire dalla terza settimana di giugno 2021. Cala anche la pressione sul sistema ospedaliero con un tasso medio d’occupazione dei posti letto nelle aree mediche del 15% e nelle intensive del 16% (nella nostra Regione è rispettivamente del 23% e 14%).
La ormai prevalente circolazione in Italia della variante inglese e la presenza di altre varianti che possono eludere parzialmente la risposta immunitaria, secondo gli esperti richiede tuttavia di continuare a monitorare con attenzione la situazione e mantenere cautela e gradualità nella gestione dell’epidemia.
Agli effetti delle restrizioni stanno gradualmente subentrando quelli dei vaccini, assorbendo l’impatto delle riaperture graduali sulla curva epidemiologica. Tuttavia, secondo la Fondazione Gimbe, in questa fase della campagna vaccinale non bisogna limitarsi a rincorrere i numeri con l’obiettivo primario di non lasciare dosi in frigo, ma è prioritario vaccinare rapidamente il maggior numero possibile di over 60 e fragili.
Sul versante vaccini, la campagna vaccinale prosegue incessantemente, pur nella consapevolezza che la sua efficacia non dipende solo dalla quantità delle persone vaccinate, ma anche dalla completa immunizzazione di quelle che possono sviluppare una forma grave della malattia.
A tal proposito dal report settimanale della Presidenza del Consiglio dei Ministri emerge che circa 1,7 mln di italiani over 70 è ancora in attesa di ricevere la prima dose. In Campania ne sono circa 145 mila. Pertanto, occorrerà passare gradualmente dalla vaccinazione centralizzata a quella di prossimità, allo scopo di completare l’immunizzazione delle categorie fragili, delle persone con ridotta mobilità, con il coinvolgimento di medici di famiglia, i farmacisti e gli infermieri.