Una nube tossica generata da un maxi rogo divampato poco dopo le 15 di ieri pomeriggio a Battipaglia in un deposito di ecoballe, si è propagata nelle zone limitrofe fino a coinvolgere i comuni confinanti e tanto da indurre gli esperti a ipotizzare il rischio di un nuovo disastro ambientale. Le fiamme si sono sviluppate, per cause ancora da accertare, nei pressi della zona industriale di Battipaglia. Le operazioni di spegnimento proseguono incessantemente da ore, sul posto operano le squadre dei Vigili del Fuoco in sinergia con gli agenti della Polizia di Stato e la Protezione Civile locale. L’intensa nuvola di fumo ha reso l’aria irrespirabile, alimentando l’apprensione della popolazione locale, già provata dal disastro ambientale di due anni fa. Un’ordinanza del Comune di Battipaglia emessa nella serata di ieri a tutela dell’incolumità pubblica, vieta temporaneamente e fino a diversa comunicazione, la permanenza in tutti gli edifici ricadenti nel perimetro della zona interessata dall’incendio nel raggio di 100 metri, altresì prescrivendo a tutti i cittadini residenti e a tutti i titolari di attività produttive, che ricadono nell’aria ricompresa nel raggio di 1 km dall’incendio, di mantenere chiusi tutti gli infissi esterni così da evitare il passaggio di potenziali inquinanti dall’esterno verso l’interno, spegnendo a tal fine tutti gli impianti di areazione forzata.
Insieme alle fiamme divampa anche la polemica politica, con l’ex candidato alla poltrona di sindaco, Vincenzo Inverso, che ha chiesto le immediate dimissioni della sindaca Cecilia Francese. Dal canto suo, il primo cittadino di Battipaglia, precipitatasi sul posto, ha attaccato duramente l’azienda coinvolta dal rogo: “Un’ordinanza sindacale imponeva la rimozione delle ecoballe. Questo signore aveva chiesto la proroga ricevendo il diniego da parte del comune. E’ un danno ambientale che segue alla non ottemperanza della nostra ordinanza, domani presenteremo una denuncia penale nei confronti dell’azienda. Noi abbiamo fatto tutto quello che la legge ci prescriveva di fare”. L’ordinanza cui si riferisce la sindaca Francese, imponeva la rimozione delle ecoballe per favorire la bonifica dell’area. Sulla questione è giunta anche una nota del sindaco di Eboli, Massimo Cariello: “Ennesimo incendio di rifiuti a Battipaglia, Amministrazione e cittadini lanciano l’allarme per inquinamento e danni a colture ed abitazioni nel territorio di Eboli. Si tratta del quarto incendio, nel giro di un solo anno, che si sviluppa all’interno della gestione privata dei rifiuti nel Comune di Battipaglia. I cittadini ebolitani sono allarmati ed io con loro, perché questi incendi stanno determinando un enorme danno soprattutto alle nostre colture agricole ed a tante abitazioni private sul territorio comunale. Chiedo ufficialmente al Comune di Battipaglia se in questo ultimo anno, visti i tanti e pericolosi incendi registrati, abbia operato interventi. Se, inoltre, siano stati fatti dei controlli e quali siano i risultati. Il pericolo potenziale è evidente, la preoccupazione dei cittadini è concreta, invito ufficialmente le autorità competenti ad intervenire urgentemente. Un danno del genere è inaccettabile, occorre controllare gestioni e flussi dei rifiuti, l’ambiente e la salute dei cittadini non possono essere penalizzati da un mancato controllo del territorio, chiediamo chiarezza”. Sul fronte smaltimento di rifiuti, la situazione a Battipaglia è al collasso da tempo: proprio poche settimane fa è giunta una notevole quantità di rifiuti da trattare in seguito a un guasto al turbo generatore del termovalorizzatore di Acerra.