“Settembre” segna il debutto discografico da solista di Marco De Simone. Venerdì 26 marzo 2021 sarà pubblicato su YouTube il videoclip del primo singolo “Me faje scurdà”, testo di Raffaele Milite su musica di De Simone. L’album, edito da iMD-Musiké, ripercorre gli ultimi dieci anni dell’artista. Il 23 aprile 2021 ci sarà l’uscita ufficiale su tutte le piattaforme digitali e nei principali negozi on line. Dall’idea iniziale di realizzare un progetto incentrato solo sul suono della chitarra, “Settembre” si è trasformato in altro ed oggi raccoglie al suo interno quattordici brani, tra pezzi strumentali e canzoni, senza una precisa connotazione di genere. Di fatto la chitarra rimane lo strumento principale.
Sul perché del titolo è lo stesso autore a dare una spiegazione: “Settembre è il simbolo del ricominciamento, dei nuovi progetti e dei buoni propositi. È il rinnovamento nella ciclicità. La fine di qualcosa e l’inizio di un’altra. Per me, è stato il principio di alcune cose che mi hanno cambiato la vita”.
Intimo, poetico, autobiografico, l’album ha richiesto nell’ultimo anno un accurato lavoro di scrittura e poi di rifinitura per la produzione.
“Ho conservato l’ingenuità e la sincerità delle canzoni scritte a vent’anni, affiancandole a qualcosa di più maturo che è nato successivamente; questo mi ha permesso di guardare al mio percorso come a un’evoluzione in cui ho conservato una certa idea fissa”. Alla domanda se esista un tema che lega tutti i brani, risponde: “L’amore. Di cos’altro si può parlare?“
IL SINGOLO “ME FAJÈ SCURDÀ”. Dal 26 marzo la prima uscita ufficiale con il singolo “Me fajè scurdà”: “Non era in programma questo brano. È l’ultimo nato e, paradossalmente, il primo ad essere pubblicato. Quando lo scorso 8 dicembre Raffaele (Milite) mi ha inviato il testo, la canzone è nata in due ore. Esprimeva delle cose di me che io non avrei saputo dire come ha fatto lui. Un bel regalo di Natale”. Il brano, l’unico cantato in napoletano, è stato affidato alla voce di Tommaso Fichele; il missaggio di Michele Pastore. È una ballad in lingua napoletana, intensa e nostalgica, che racconta la corsa di un uomo che insegue il filo a cui è legato per scoprire se davvero gli appartiene.