Tra passato e voglia di riscatto, si è concluso il ritiro più vicino a casa della storia recente dei granata. Mai la Salernitana aveva trascorso la fase precampionato estivo a meno di un’ora da Salerno. Quindici giorni intensi di lavoro in cui nuovi e vecchi giocatori si sono conosciuti con lo staff tecnico presieduto da mister Gian Piero Ventura. Giorni intensi, in una struttura all-in-one. Tutto in uno, tra campo, ristorante e albergo. La squadra e l’intero staff hanno goduto del supporto del pubblico, sulla scia di un entusiasmo che si è riacceso improvvisamente. Numeri importanti, quelli registrati in occasione di ogni amichevole disputata a San Gregorio. Sì perché proprio la vicinanza a Salerno ha facilitato l’afflusso di tifosi e addetti ai lavori: in centinaia hanno assistito ogni giorno all’allenamento incitando gli uomini di Ventura. Un aspetto non da poco il balzo da Cascia all’Alta valle del Tanagro, passando per Rivisondoli. L’assenza di Lotito non è passata inosservata ma in compenso è stato Marco Mezzaroma a materializzarsi per salutare la ciurma, conoscere i nuovi e trattenersi con mister Gian Piero Ventura. Si è presentato con un completo chiaro come il caldo del periodo impone e sbarbato come non si vedeva dai primi anni alla guida del club, ostentando fiducia in vista della nuova stagione.
Le amichevoli
I granata hanno affrontato tutte le amichevoli fin qui svolte a porte aperte con prestazioni molto incoraggianti, forse meno quella con il Picerno. La prima compagine affrontata è stata la SV, una selezione di calciatori assistiti dall’ex granata Stefano Squitieri, e dall’avvocato Valentino Viviani. Nove gol e una prestazione importante. Poi è stata la volta dell’Equipe Campania prima e della Sambenedettese poi. In entrambi i casi, il risultato finale ha visto la vittoria granata per 4-1. L’ultimo match, appunto con il Picerno, è quello che ha lasciato qualche perplessità in più. Ma la formazione lucana è neo promossa in terza serie e, probabilmente, viaggia ancora sulle ali dell’entusiasmo. Aspetto unito ai carichi di lavoro dei granata che si sono allenati due volte al giorno, compreso il giorno della partita
Il mercato
“Posso ritenermi soddisfatto per il lavoro fin qui fatto. Non era facile perché siamo partiti dopo una stagione difficile, dove sono capitate tantissime cose non proprio positive. Per questo motivo bisognava prima ricreare quei presupposti che consentissero alla squadra di poter avere una mentalità positiva, e di questo mi sento soddisfatto. La squadra non è ancora completa, e la società lo sa bene, lo sanno tutti ed aspettiamo. Nel frattempo continuiamo a lavorare in modo tale che chi verrà troverà già tutto pronto”. Questo il bilancio tracciato da Ventura al termine del ritiro, un esplicito messaggio lanciato alla società. Nelle ultime ore il mercato granata ha subito una scossa e molte trattative sono entrate nel vivo. Su tutte, quella imbastita per Alessio Cerci: dopo l’avvicinamento iniziale e una lunga pausa di riflessione, la situazione sembra delinearsi favorevolmente, con l’esterno ex Roma e Toro in procinto di accettare la proposta del sodalizio granata. Sul tavolo un biennale da 400mila euro a stagione. Manca ancora l’accordo sulla durata: Cerci spinge per un triennale, probabile si chiuda a due più l’opzione di rinnovo per la terza. Altro affare concreto riguarda Pawel Jaroszynski del Genoa, mancino polacco utilizzabile sia nella difesa a tre da centrale sinistro, sia come esterno nel 3-5-2. Si tratta di un profilo ideale da inserire nello scacchiere tattico di Ventura. E proprio il tecnico granata ha indicato ai dirigenti il ventiquattrenne la scorsa stagione al Chievo. In uscita, Gigliotti passa al Crotone a titolo definitivo mentre Luca Castiglia è destinato al Padova. Gaeta, invece, è un nuovo giocatore della Paganese, con la Salernitana che mantiene il diritto di recompra.