I numeri impietosi costringono il governatore a fornire, nel corso del consueto monologo del venerdì in diretta fb, un quadro della situazione fosco. Dopo settimane di sottovalutazione del rischio da parte della popolazione, il cui esito, ormai annunciato, è il nuovo ingresso della regione in zona rossa, in Campania si registrano dati allarmanti in merito ai nuovi contagiati e all’incidenza delle varianti. “Da quasi due settimane registriamo oltre 2500 positivi al giorno, dato che determina un tracciamento dei contatti di circa 25000 persone. E’ pressoché impossibile, visto che il personale sanitario è impegnato anche sul fronte dei vaccini. Le varianti sono aggressive e toccano anche la popolazione più giovane, abbiamo registrato nei nostri territori un livello di contagio enorme nel mondo della scuola. Come era ampiamente prevedibile la Campania è una delle regioni più esposte. Il clima di rilassamento generale è stato la causa principale insieme alla mancanza di controlli. Abbiamo avuto quartieri totalmente abbandonati a se stessi. Da settimane l’Italia è abbandonata a se stessa, così come le grandi città della Campania. Siamo in zona rossa perché questo livello di contagio non si può reggere, la ricaduta sulla rete ospedaliera è ormai insostenibile”.
“Il Vaccino è l’unica vera risposta all’emergenza ma il problema è la mancanza di dosi – denuncia De Luca – La situazione è pesante, dobbiamo essere estremamente attenti. Siamo di fronte alla terza ondata. I problemi diventano gravi per le famiglie, non è una questione banale. Stiamo facendo un lavoro immenso per vaccinare ultraottantenni e personale scolastico. Nel giro di una settimana completeremo la vaccinazione al personale scolastico. Ci tocca fare i conti con le sperequazione dei vaccini: il Lazio ha la stessa popolazione della Campania e ha ricevuto 100mila vaccini in più, la Lombardia più del doppio della Campania con una popolazione leggermente superiore. Ho riproposto questo problema al Governo, dobbiamo avere la scorta di vaccini proporzionata alla popolazione della Campania. Nel frattempo cerchiamo di stipulare contratti con fornitori di vaccini e ci prepariamo ad avere qualche milione di dosi di vaccini in più in Campania. Puntiamo per di più alla produzione del vaccino in Campania, prevedendo di investire qualche decina di milioni di euro per una riconversione di aziende per produrre vaccini in Campania ma i risultati concreti arriveranno non prima di quattro mesi”.
Sullo sfondo rimane il problema della scuola: “Le varianti sono aggressive e si diffondono tra i giovani. Volevo segnalare una decisione grave e irresponsabile che ha preso il Governo nazionale, quella di votare ai primi di ottobre, pur sapendo che la settimana più tranquilla è l’ultima di giugno. Per l’ennesima volta la politica politicante calpesta gli interessi della scuola facendo perdere altro tempo con lo slittamento inevitabile dell’inizio vero e proprio dell’anno scolastico. Su questo dovrebbe sollevarsi il mondo della scuola. Come Regione Campania interverremo con dei voucher per consentire a chi ha Isee sotto i 20mila euro di acquistare tablet e pc per la didattica a distanza“.