Sottosegretari, una spartizione che mortifica le competenze. E quel pasticciaccio brutto del Viminale…

Un’opera varia e ancora più espansiva degna del miglior manuale Cencelli. Nel tripudio della larghe intese, saldo legame dei tempi tra nemici alleati sotto lo scudo di Mario Draghi, c’è spazio per tutti. Il criterio di scelta non si è basato sempre sul profilo delle figure o, più banalmente, sul curriculum vantato: formazione e competenze, ancora una volta, finiscono nel tritacarne, sacrificate al cospetto dell’appartenenza partitica. Ed è così che la leghista Lucia Borgonzoni, colei che tre anni fa, appena nominata Sottosegretaria, confessò quasi con autocompiacimento di non leggere un libro da tre anni, ottiene la nomina a Sottosegretaria alla Cultura. L’ennesimo paradosso in un Paese istituzionalmente a prova di disagio. Il sottosegretariato agli interni va al pentastellato Sibilia, il politico visionario che vede le scie chimiche al pari delle stelle cadenti a San Lorenzo. La massiccia presenza della truppa leghista mal si coniuga con un indirizzo politico preciso, essendo una composizione troppo eterogenea un limite per perseguire un obiettivo comune. Al Viminale, ad esempio, sono destinati a coesistere i due opposti, senza logica alcuna e prescindendo da ogni ragionevole principio. La nomina del leghista Nicola Molteni, il Sottosegretario dei decreti Salvini che succede al dem Matteo Mauri, fautore delle modifiche ai decreti (in)sicurezza cari al carroccio, è una nomina che non consente ulteriori margini di commento, soprattutto considerando che il motto sovranista “porti chiusi, confini protetti”, impulso politico prediletto di Molteni, dovrà confrontarsi con il ministro Lamorgese, attaccata duramente sui social dal neo sottosegretario: “34.134 sbarchi nel 2020. Il governo dei clandestini”, recitava il post di fine anno dell’uomo di Salvini. Quale sarà la linea del Viminale nei prossimi mesi sul versante dell’immigrazione e dell’accoglienza?

La delega di Molteni non è comunque l’unico colpo alla natura liberale della nostra democrazia. Al sottosegretariato alla Difesa compare, per ragion di poltrona, la leghista Stefania Pucciarelli, in passato artefice di un “mi piace” a un commento che invocava i forni per gli stranieri e protagonista di una folkloristica messa in scena al consiglio regionale ligure, dove sedeva e dove si presentò indossando un burqa. Ciliegina sulla torta, il Sottosegretario all’Istruzione, il leghista pugliese (il lettore perdonerà l’ossimoro) Rossano Sasso, colui che cita Topolino confondendolo con Dante, noto in regione per i suoi blitz sulle spiagge contro gli ambulanti: da ex docente ha tanto da insegnare. Soprattutto alla dignità delle nostre coscienze.

Il post di Nicola Molteni

Le nomine

Il Consiglio dei Ministri ha nominato trentanove Sottosegretari, di cui sei assumeranno le funzioni di Viceministro, con deleghe che saranno successivamente loro attribuite. La lista varata undici componenti provenienti dal M5s, nove dalla Lega, sei dal Pd, sei da Forza Italia, due da Italia Viva, uno da LeU, uno da Centro Democratico, uno da Più Europa.

  • Presidenza del Consiglio
    • Deborah Bergamini, Simona Malpezzi (rapporti con il Parlamento)
    • Dalila Nesci (Sud e coesione territoriale)
    • Assuntela Messina (innovazione tecnologica e transizione digitale)
    • Vincenzo Amendola (affari europei)
    • Giuseppe Moles (informazione ed editoria)
    • Bruno Tabacci (coordinamento della politica economica)
    • Franco Gabrielli (sicurezza della Repubblica)
  • Esteri e cooperazione internazionale
    • Marina Sereni – viceministro
    • Manlio Di Stefano
    • Benedetto Della Vedova
  • Interno
    • Nicola Molteni
    • Ivan Scalfarotto
    • Carlo Sibilia
  • Giustizia
    • Anna Macina
    • Francesco Paolo Sisto
  • Difesa
    • Giorgio Mulè
    • Stefania Pucciarelli
  • Economia
    • Laura Castelli – viceministro
    • Claudio Durigon
    • Maria Cecilia Guerra
    • Alessandra Sartore
  • Sviluppo economico
    • Gilberto Pichetto Fratin – viceministro
    • Alessandra Todde – viceministro
    • Anna Ascani
  • Politiche agricole alimentari e forestali
    • Francesco Battistoni
    • Gian Marco Centinaio
  • Transizione ecologica
    • Ilaria Fontana
    • Vannia Gava
  • Infrastrutture e trasporti
    • Teresa Bellanova – viceministro
    • Alessandro Morelli – viceministro
    • Giancarlo Cancelleri
  • Lavoro e politiche sociali
    • Rossella Accoto
    • Tiziana Nisini
  • Istruzione
    • Barbara Floridia
    • Rossano Sasso
  • Beni e attività culturali
    • Lucia Borgonzoni
  • Salute
    • Pierpaolo Sileri
    • Andrea Costa
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