Interventi strutturali e non spot. Sono le contromisure richieste dai sindaci della Costiera Amalfitana in seguito alla spaventosa frana che ha spezzato in due la “divina”, seppellendo la statale ad Amalfi. Un fenomeno di dissesto idrogeologico che solo per puro caso non ha seminato morte. Per il sindaco di Vietri sul Mare, Giovanni De Simone, è necessario intervenire in modo serio e non più con interventi spot ma con un progetto di ingegneria naturalistica per la messa in sicurezza di tutta la strada coinvolgendo le comunità locali attraverso la conferenza dei sindaci. Un’opportunità, sostengono in molti, soprattutto in vista della pioggia di fondi previsti dal Recovery Fund. Il primo cittadino di Cetara, Fortunato Della Monica, invoca una seria programmazione per rendere la Costiera sempre più sicura. I crolli e gli smottamenti sono un tema atavico in un territorio ormai martoriato, sviluppato in verticale. I terrazzamenti sono messi a dura prova dall’usura del tempo e dagli agenti atmosferici. Oltre agli eventi metereologici sempre più estremi che hanno colpito la fascia costiera campana negli ultimi anni.
A seguito della frana del costone Vagliendola appena fuori dal centro abitato di Amalfi, che ha invaso la Strada Statale 163 Amalfitana, Confcommercio Campania nel distretto provinciale di Salerno e Federalberghi Campania scrivono all’Assessore al Turismo della Regione Campania, Prof. Felice Casucci, per chiedere un incontro urgente ed aprire un tavolo di confronto sulle misure tempestive da adottare.
“La Costiera Amalfitana è divisa in due. I mesi che seguiranno saranno ulteriormente aspri per le imprese del territorio, già messe a dura prova dalle conseguenze della pandemia e da prospettive poco incoraggianti per la prossima stagione turistica, fortemente legate alla speranza che il piano vaccinale si riveli efficace in tempi brevi. Un paio di settimane fa avevamo inviato alla Regione una disamina delle criticità del comparto turistico. Elemento comune a molti territori si è rivelato il dissesto del manto stradale. Alla luce di quanto accaduto, chiediamo di far fronte all’emergenza e di prevedere che i lavori di ricostruzione della sede stradale vengano effettuati con celerità, per consentire il ripristino della circolazione dei lavoratori e dei turisti che, speriamo, possano tornare quanto prima in Costiera. Siamo consapevoli che ci vorrà del tempo per riavere una situazione di normalità, ma il tempo a disposizione non va oltremodo sprecato”.
È ancora fresco il ricordo di quanto accaduto in diversi punti della S.S. Amalfitana negli scorsi anni, quando la caduta di pochi massi sulla carreggiata ha determinato disagi alla circolazione e, in qualche caso, anche la chiusura della strada, per lunghi mesi. “In un territorio capace di produrre ricchezza come il nostro, non si può andare avanti gestendo le emergenze e con interventi a spot. Peraltro, e vado a memoria, solo qualche anno fa è stato fatto un intervento di messa in sicurezza proprio nella zona dove oggi si è verificata la frana. Per questo, invochiamo la necessità di programmare un intervento strutturale di messa in sicurezza di tutta la Costiera Amalfitana, il cui costone è sottoposto a gravi rischi dovuti agli incendi estivi ed alle piogge del periodo invernale. Va altresì osservato che, gran parte del successo che la Costiera Amalfitana riscuote in tutto il mondo, è dovuto alla conformazione del suo affascinante territorio. Solo affrontando il problema in maniera organica si potrà preservare il territorio che è tra le principali fonti del nostro vantaggio competitivo e che ci differenzia dalle altre destinazioni turistiche. Non possiamo rischiare di perdere una risorsa così preziosa che, una volta scomparsa, non può essere replicata artificialmente. E questo apre la porta alla necessità di riflettere sulla sostenibilità del contesto socio-economico in cui viviamo, per definire le priorità degli interventi da mettere in campo. Ma questo è il tempo del fare, in quanto dopo un anno di sofferenza, c’è fretta di ripartire il prima possibile”, commenta di Giuseppe Gagliano, Presidente Confcommercio Federalberghi Salerno.
Nel frattempo, la Statale Amalfitana 163 è chiusa al traffico veicolare in entrambe le direzioni, lasciando Costiera Amalfitana spezzata in due. Sul posto sono presenti le squadre Anas per le verifiche tecniche, per avviare le prime operazioni di sgombero del materiale franato sulla sede stradale e per ripristinare, nel più breve tempo possibile, le condizioni di sicurezza del piano viabile e della circolazione. Al momento i veicoli provenienti da Positano e diretti ad Amalfi vengono deviati sulla ex 366 Agerolina (Valico di Chiunzi), e i veicoli provenienti da Vietri sul Mare o da Maiori in direzione Amalfi vengono deviati sulla viabilità provinciale ex 373 di Ravello.
La Protezione Civile della Regione Campania prosegue, con squadre di tecnici e di volontari, negli interventi. Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, costantemente informato, ha convocato per sabato prossimo una riunione operativa con Anas, Protezione Civile e sindaco di Amalfi per una valutazione aggiornata delle problematiche create dalla frana e per definire un ulteriore piano di interventi.