Dopo le scuole primarie e secondarie di primo grado un’altra sentenza della quinta sezione del Tar di Napoli ha costretto la Regione Campania a varare un’ordinanza sul ritorno in presenza almeno al 50% nelle scuole secondarie di secondo grado entro il primo febbraio. Le due sentenze della Magistratura amministrativa sono risultato di altrettanti ricorsi presentati da associazioni e genitori aderenti anche al Coordinamento Scuole Aperte che, dopo aver ottenuto la riapertura delle scuole, rilancia sulla questione ponendo l’accento sullo stato delle strutture, sugli investimenti e sul numero massimo di alunni per classe.
“I disagi sociali, psicologici e formativi che tanti bambini e ragazzi campani hanno subito in questi mesi purtroppo non saranno facilmente recuperabili e in alcuni casi i danni sono irreparabili. Le conseguenze di tale situazione stanno sempre più affiorando in queste settimane anche per quanto riguarda gli alunni con disabilità. Non potremo e dovremo mai dimenticare quello che è successo nella nostra regione dal 16 ottobre in poi e che sarà ricordata come la pagina più vergognosa della scuola campana. Lunedì 25 gennaio dalle ore 15 il Coordinamento Scuole aperte sarà in piazza XXIV Maggio (Piazza malta) con un presidio pubblico aperto alla cittadinanza. Chiediamo ancora una volta alle Istituzioni garanzie per attivare l’utilizzo di altri spazi pubblici per la didattica in presenza. La location del presidio infatti non è casuale visto il caso emblematico degli spazi giudiziari dei quali il Liceo “Regina Margherita” e la Scuola secondaria di primo grado “Pirro” ancora oggi, dopo quasi un anno, non possono usufruirne pur essendo ormai da tempo inutilizzati. Chiediamo un Piano di trasporti efficiente e adeguato per evitare assembramenti, visti anche i fondi ministeriali già stanziati in questi mesi per l’emergenza Covid e visto che risultava già pronto ad essere operativo a partire dal 5 gennaio. Chiediamo Investimenti seri e veloci sull’edilizia scolastica. Chiediamo il rientro in presenza almeno al 75 % nelle Scuole secondarie di secondo grado come nel resto d’ Italia. Chiediamo classi con un numero massimo di 20 alunni, 15 in presenza di alunne/i con disabilità parallelamente ad un’immediata assunzione dei docenti precari. Chiediamo il tracciamento capillare dei possibili casi di positività all’interno delle scuole con un rafforzamento della Medicina territoriale la cui scarsa organizzazione viene non solo da noi considerata la prima causa dell’aumenti dei contagi avvenuta nella nostra Regione dal mese di ottobre 2020 in poi, con le scuole non in presenza!”.
Dunque lunedì 25 gennaio i Cobas e i Comitati si ritroveranno davanti agli Uffici Scolastici regionali e Provinciali e al Ministero in tutta Italia per chiedere la riduzione del numero di alunni per classe; l’immediata assunzione dei precari; investimenti seri e veloci sull’edilizia scolastica. Aderiscono all’iniziativa anche Flc Cgil, Uil, Cnps, Rifondazione Comunista e Potere al Popolo.