Le sue condizioni sono apparse da subito disperate ma ha resistito per ben quattro giorni Salvatore Sasso, l’operaio 36enne originario di Brienza, in Lucania, precipitato all’indietro sulle lamiere mentre lavorava in un’azienda di Bellizzi e deceduto nelle scorse ore al Ruggi D’Aragona di Salerno. L’ennesimo incidente riporta nuovamente all’attenzione l’importanza della sicurezza sui luoghi di lavoro e, ancor di più, della prevenzione dei rischi. Neanche l’emergenza Covid ha frenato le morti bianche in Campania. Nel 2020 sono state 76 le vittime sul lavoro nella nostra regione. Una media di sette al mese nei dieci mesi in cui il settore ha effettivamente lavorato, al netto del fermo durante il primo lockdown di marzo. Bilancio drammatico in provincia di Salerno nei primi giorni dell’anno: quattro persone hanno già perso la vita sul posto di lavoro.
“In provincia di Salerno siamo assistendo a una strage che forse non fa più notizia vista l’emergenza Covid. Tuttavia, voglio ricordare alle istituzioni che ieri è morto un altro lavoratore, operaio edile nello specifico, vittima di un incidente su un cantiere a Bellizzi. Si tratta della quarta vittima in provincia dall’inizio del 2021, che è iniziato solo da 21 giorni. Tutto questo, nel silenzio di chi dovrebbe tutelare chi compie solo il proprio dovere, è inaccettabile”. Così Gerardo Ceres, segretario generale della Cisl Salerno, commenta l’ennesima vittima sul lavoro in provincia. “Non possiamo più perdere tempo. Non bastavano i morti di Eboli, Siano e Omignano: alla lista ora aggiungiamo il caso di Bellizzi. Vorremmo capire, in questo sistema, che ruolo giocano l’Asl e l’Ispettorato territoriale del Lavoro di Salerno. Servono controlli nelle aziende, bisogna tutelare concretamente le maestranze. Non possiamo trovarci a dire sempre le stesse cose e intanto non cambia nulla. Al prefetto di Salerno, Francesco Russo, una settimana fa avevamo chiesto un coordinamento sul fenomeno. Adesso, dopo l’ennesima vittima, penso che sia indispensabile se non vogliamo che il 2021 segni il record di morti sul lavoro in provincia di Salerno”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Giuseppe Vicinanza, dirigente sindacale della Filca Cisl Salerno. “Chiediamo, per l’ennesima volta, dignità per tutti i lavoratori del nostro settore”, ha affermato. “Per la Filca Cisl Salerno ribadiamo che è fondamentale inserire, in merito alla regolarità delle imprese, il discorso della patente a punti unitamente al Durc per consentire e salvaguardare le imprese virtuose, che hanno cantieri dove non si verificano infortuni, con delle premialità con cui potranno partecipare a gare ed aggiudicarsi appalti”.