Arbitraggio discusso, errori individuali, e anche un po’ di sfortuna. Potrebbe riassumersi così la prima sconfitta all’Arechi per la Salernitana, che perde 2-0 con il Pordenone incassando il secondo ko di fila e salutando momentaneamente il primato in classifica, in virtù del successo dell’Empoli sul Cosenza. I granata chiudono in nove, inaugurando nel peggiore dei modi il 2021, ultima gara prima della sosta, al termine della quale ci sarà proprio il big match con la compagine toscana, ora capolista solitaria del torneo cadetto.
Castori cambia ancora sistema di gioco, optando per il 4-4-2 in luogo del 3-5-2, lanciando Cicerelli e Kupisz sulle corsie laterali. Il primo pericolo del match è di marca granata, con Cicerelli che al 16’ spaventa Perisan direttamente da calcio di punizione. Nemmeno due minuti dopo è Tutino a chiamare in causa il portiere avversario, dopo aver raccolto un cross deviato di Casasola, senza tuttavia mettere in difficoltà l’estremo difensore friulano. Buona la partenza dei padroni di casa, che provano a imporre il loro gioco e vanno nuovamente vicino al vantaggio con Capezzi prima, il cui piattone deviato da un avversario spiazza il portiere ma finisce a lato di pochi centimetri, e poi con Bogdan, che sul corner seguente di testa impegna ancora Perison. Quando le occasioni sembrano voler premiare la Salernitana, l’episodio che riscrive il destino del match. Proprio Capezzi si rende poi protagonista di un duro intervento in ritardo su Barison, che l’arbitro Rapuano decide di sanzionare con il cartellino rosso, punizione forse un po’ troppo severa, ma che lascia di fatto la squadra con l’ippocampo in inferiorità numerica alla mezz’ora di gioco, e fare le spese della scelta abituale discutibile è il tecnico granata Fabrizio Castori, pure espulso per proteste. E’ allora il Pordenone a provare a scuotersi dopo 30’ passati prevalentemente nella propria metà campo, con Diaw che ci prova prima con un tiro che sfila di poco a lato, e poi con un colpo di testa sugli sviluppi di calcio d’angolo, senza tuttavia chiamare in causa Belec.
Nella ripresa il Pordenone si affaccia più spesso nella metà campo avversaria, ma nonostante l’inferiorità numerica al 25’ è ancora di marca granata l’occasione più grossa del match. E’ lo scatenato Cicerelli, con un grande slalom a saltare avversari in serie e a sfiorare la rete, ma il suo tiro finisce di poco a lato, e sul capovolgimento di fronte, arriva però la beffa. E’ Barison di testa a infilare Belec sugli sviluppi di un calcio di punizione, con Di Tacchio e Kupisz che non riescono a fronteggiare il centrale difensivo dei ramarri. Una doccia gelata per i padroni di casa, che dopo 10’ si ritrovano addirittura in nove. Di Tacchio, già ammonito, entra duramente su Ciurria, lasciando anche lui anzitempo il campo. Con due uomini in meno l’ippocampo ci prova con il cuore a rimontare lo svantaggio, ma al termine del lungo recupero concesso, è Diaw a chiudere definitivamente i conti, siglando in contropiede la rete dello 0-2. Notte fonda all’Arechi, la Salernitana inizia l’anno nuovo nel peggiore dei modi.