<<Piazza Alario sta per essere cancellata>>. Così titola il comunicato emesso dal Comitato “Salviamo Piazza Alario”, che in queste ore sta vedendo l’adesione di tante altre associazioni cittadine.
Si allarga così il fronte dello scontro: da una parte l’amministrazione comunale di Salerno, la quale ha annunciato l’avvio del progetto di “riqualificazione”, che prevede la costruzione di un “piccolo parco giochi” in piazza Francesco Alario, nel Rione Porto del capoluogo di provincia, intitolata al brillante avvocato penale salernitano che nel 1860 partecipò ai moti insurrezionali per l’unità d’Italia.
Dall’altra associazioni e cittadini che rivendicano il valore storico della piazza.
<<L’Amministrazione Comunale persiste nel voler destinare l’area di circa 2000 mq ad usi diversi da quelli indicati dal vincolo storico paesaggistico espresso dalla Soprintendenza (DDR Mibact n.2069 del 19/6/2014)>> denuncia il Comitato, che già nel 2018 aveva bloccato la realizzazione di un parcheggio interrato proprio grazie all’intervento della Soprintendenza.
Il progetto del “piccolo parco giochi”, prevederebbe in realtà <<la recinzione di una vasta area (1400 mq su 2000), con una cancellata alta almeno due metri, per isolarla dalla restante parte e destinarla a spazio ludico, con l’installazione di 21 giochi su una pavimentazione in plastica antiusura e gomma antitrauma, stravolgendone la fruibilità e condannando a morte, di fatto, gli alberi presenti>>, si legge ancora nel comunicato.
Gli stessi residenti dell’area avevano anche elaborato una contro proposta di progetto per la riqualificazione della stessa area secondo <<linee guida più idonee alla natura della Piazza e alle necessità di tutte le categorie sociali, bambini inclusi>>, prevedendo un arricchimento del verde <<finora abbandonato e distrutto dalla cattiva gestione>>, includendo spazi attrezzati con piccoli giochi, distribuiti su una parte ben definita di tutta la superficie, senza recinzioni né limitazioni.
Ma, secondo quanto riportato dal Comitato, l’Amministrazione avrebbe deciso di “asfaltare” le istanze degli abitanti della zona, <<disertando incontri di presentazione e occasioni di confronto, fino ad avviare le procedure di assegnazione dei lavori del tanto contestato progetto, attraverso un iter apparentemente scorretto e formalità improprie>>.
Il 30 novembre infatti è stato tracciato il perimetro del cantiere che interessa tutta l’area in questione, col posizionamento delle grate di ferro e la cartellonistica da cantiere.
I cittadini annunciano nuove battaglie, anche in tribunale, avendo già depositato una petizione alla Procura della Repubblica in cui sottolineano le numerose apparenti anomalie della procedura seguita e la inconciliabilità di fondo <<tra la realizzazione di una riqualificazione annunciata e lo stravolgimento di fatto degli spazi pubblici di piazza Alario>>.
Il Comitato denuncia anche quelli che considera <<comportamenti contraddittori, persistenti, autoritari e contrari alle regole della democrazia tenuti da rappresentanti pubblici, contravvenendo ai relativi doveri istituzionali>>. Non fa eccezione la Soprintendenza che sembra essere andata praticamente contro sé stessa: acconsentendo un intervento di rifacimento su un’area che nel 2014 aveva considerato tutelata da vincolo storico paesaggistico. Restano da capire le motivazioni delle due diverse posizioni.
Tante sono le realtà sociali che stanno aderendo in soccorso del Comitato, che lancia un appello a tutta la cittadinanza salernitana, per allargare un fronte sociale che si opponga <<all’offesa della storia di questa Città e la grave aggressione al suo patrimonio paesaggistico, a conferma di un atteggiamento che ha arrecato danni ingenti all’identità di interi quartieri, con straordinario consumo di suolo e occupazione di aree verdi>>.
Qui il gruppo facebook del Comitato, per seguire tutti gli sviluppi della vicenda.