Sola, lassù, in testa alla classifica. La Salernitana espugna Cosenza e si regala una settimana dolcissima, da capolista solitaria del torneo cadetto. L’1-0 in terra calabrese spinge ancora la formazione di Fabrizio Castori, che al termine di una gara gestita alla perfezione trova un successo ampiamente meritato.
Castori deve far fronte all’emergenza difesa, modificando l’assetto di gioco e puntando tutto sul 3-4-1-2, con Mantovani e Bogdani all’esordio da titolari in campionato ai lati di Gyomber, mentre André Anderson viene dirottato alle spalle del tandem offensivo. Proprio il fantasista brasiliano è l’uomo più pericoloso di una Salernitana che tiene bene il campo e riesce a mettere in apprensione la retroguardia dei calabresi in più di una circostanza. Due capitano sui piedi proprio di Anderson, che però sbatte due volte contro Falcone, al pari del polacco Dziczek, che a tu per tu con l’estremo difensore fallisce da distanza ravvicinata. La prima grande chance di marca granata, però, era stata del grande ex Gennaro Tutino, che alza troppo la mira della sua girata da centro area, dopo la buona sponda di Casasola. Il Cosenza non combina granché, eccezion fatta per un paio di strappi che non sortiscono tuttavia effetti.
Gli ospiti, in maglia bianca, capiscono che possono colpire gli avversari, e scendono in campo dopo l’intervallo con grande voglia, come testimoniato dal colpo di testa di Djuric a lato di pochi centimetri. La svolta arriva pochi minuti più tardi, 55’, è Tutino a trovare la meritatisisma rete del vantaggio, nata da una grande palla in profondità di Andrè Anderson, che manda in porta l’attaccante napoletano, bravo a saltare il portiere in uscita e depositare in porta vuota. Il Cosenza prova a reagire per rientrare in partita, la Salernitana non concede però occasioni, anzi prova a colpire in contropiede, come quando Tutino viene fermato da Ba, che si becca il secondo giallo lasciando i suoi in dieci. Lo stesso Tutino, però, rischia con una leggerezza colossale di rovinare tutto, perdendo un pallone che avvia una ripartenza micidiale dei calabresi, che arrivano a centimetri dal gol del pari, con Bahlouli che conclude alto da ottima posizione con la retroguardia avversaria scoperta. E’ di fatto l’ultima occasione, dopo 4′ di recupero arriva il triplice fischio che sancisce il primato solitario della Salernitana in testa alla classifica.