Libera Campania, in vista delle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre 2021, ha lanciato a Napoli la campagna “100 passi in 100 giorni – contro camorre, corruzione e clientele”, un patto proposto ai candidati e alle candidate alla carica di sindaco/a e di consigliere/a comunale di tutti i comuni della Campania chiamati al voto. Il patto contiene sei proposte che la rete di associazioni dell’antimafia sociale ritiene prioritarie nella lotta alle camorre: politiche sociali, beni confiscati, educazione, memoria delle vittime innocenti, trasparenza e anticorruzione, usura, racket e gioco d’azzardo. Sei proposte per rigenerare le città, per un piano per la giustizia sociale ed ambientale.
“Nel nostro Paese e nella nostra Regione abbiamo assistito più volte a patti tra camorre, politica e imprenditoria” – afferma Mariano Di Palma, referente regionale di Libera – “È il momento di girare la pagina. Siamo noi pubblicamente a chiedere di fare un patto, chiedendo a tutte e tutti i candidati un impegno concreto contro camorre, corruzione e clientele; un patto con la “Buona Politica”: sei proposte di delibere da approvare per sradicare realmente i mali del nostro territorio e non trattarli sempre come scandali o emergenze”.
“La corruzione e le camorre devono uscire fuori dalle Case dei cittadini” – continua Federico Esposito, co-referente di Libera in Campania – “Le prossime elezioni amministrative sono un appuntamento fondamentale per il futuro della nostra Regione. In ballo ci sono anche le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: guai se queste risorse finissero nelle mani delle mafie e dei gruppi di potere economico che vogliono decidere le sorti dei territori. Nell’ultimo periodo ci sono stati numerosi scioglimenti dei consigli comunali e altrettanti insediamenti delle commissioni di accesso prefettizie: dobbiamo fermare un’ulteriore degenerazione. La questione etica e morale non può essere ignorata da chi si candida ad amministrare”.
Immediatamente dopo le elezioni, la rete di Libera metterà in campo azioni di mobilitazione sociale e di monitoraggio civico. “Saremo spina nel fianco dei consigli comunali eletti. Abbiamo misurato troppo spesso solo retorica e risposte emergenziali alla violenza delle camorre e alla corruzione. C’è ora invece tutta l’urgenza di cambiare passo e di inchiodare la politica ad impegni seri e concreti per generare una nuova storia di cambiamento delle nostre città” – conclude Mariano Di Palma.
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