L’allarme proviene dall’Arpac, l’Agenzia Regionale Protezione Ambientale: a ridosso del ferragosto Salerno è stata interessata dall’innalzamento, oltre i limiti consentiti, di Pm10, uno dei parametri utilizzati per calcolare l’indice di qualità dell’aria fino al conseguente impatto generale sulla salute pubblica. A registrare lo sforamento, in concomitanza con l’incremento dei volumi di traffico nella zona orientale, la centralina installata nei pressi del Parco del Mercatello. Ma a preoccupare maggiormente è la tendenza registrata in città sul lungo periodo. Come testimoniano i bollettini dell’Arpac, sono a oggi ben 24 i giorni consecutivi di sforamento del tetto massimo consentito di Pm10, il dato peggiore degli ultimi quattro anni all’interno del territorio comunale. Mai negli ultimi anni la concentrazione di polveri sottili ha toccato livelli così alti. Già nel corso dei mesi scorsi, le centraline dell’Arpac installate a Via Vernieri, Via Carmine e a Fratte, avevano registrato nei primi sette mesi dell’anno un incremento consistente del Biossido D’Azoto, con una tendenza al superamento del valore medio annuale. Gli esiti del monitoraggio avevano poi indotto il Comune di Salerno ad adottare provvedimenti di limitazione al traffico veicolare su tutto il territorio comunale, ordinanza poi ritirata.
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