Home Politica ed economia Lavoro, Landini ad Eboli: “Fermare la strage, bloccare i licenziamenti”

Lavoro, Landini ad Eboli: “Fermare la strage, bloccare i licenziamenti”

In Campania, in questo primo scorcio di 2021, sono già 8 morti sul lavoro in agricoltura. Un settore primario e strategico dell’economia regionale, ma sempre ai margini del dibattito politico e sociale. La Cgil ha inaugurato una settimana di mobilitazione con iniziative su tutto il territorio nazionale. La giornata di mobilitazione nazionale indetta da Cgil, Cisl e Uil sul tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro è stata un momento di partecipazione e riflessione importante sui temi della sicurezza. “Fermate la strage” è il grido che arriva dai sindacati confederali e che ha unito, da nord a sud, il Paese, con presidi e assemblee.

Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, è intervenuto alla Kiwi Sud, azienda agricola di Eboli: “Il 28 maggio – ha detto Landini dal palco dell’assemblea – abbiamo organizzato con Cisl e Uil, nella settimana di mobilitazione, un presidio, una manifestazione davanti al Parlamento per mettere al centro non solo salute e sicurezza, ma anche la garanzia del lavoro a partire dalle grandi crisi che sono aperte, proprio per sostenere la riforma degli ammortizzatori sociali e il blocco dei licenziamenti. Dietro a queste crisi c’è un punto: l’assenza di politica industriale che da anni colpisce il nostro Paese. Gli investimenti che l’Italia si appresta a realizzare, di cui ad esempio più di 80 miliardi di euro dovrebbero essere destinati al Mezzogiorno, non devono essere fini a sé stessi, ma devono contribuire alla costruzione di quelle filiere produttive che sono necessarie a un reale cambiamento del nostro modello produttivo e del nostro modello sociale”.

“Noi – ha rivendicato Landini – su questo stiamo chiedendo al governo, senza aver ricevuto ancora risposte, che venga istituita una vera e propria cabina di regia permanente che permetta di verificare non solo che gli investimenti vengano fatti, ma che si costruiscano quelle filiere produttive che oggi sono necessarie per qualificare il territorio. I risultati di questi investimenti devono essere quanti posti di lavoro si creano per i giovani, per le donne a partire dal Mezzogiorno. Credo che questo sia l’impegno e la mobilitazione dei prossimi mesi delle organizzazioni sindacali”.

“I numeri sono impietosi. Solo in Campania, in questi primi 5 mesi, abbiamo registrato 22 morti sul lavoro, 8 dei quali solo in agricoltura. Siamo proprio per questo ad Eboli con il segretario generale Maurizio Landini, insieme a Cisl Uil, per rilanciare un tema, quello della sicurezza sul lavoro, che non è solo un grido d’allarme, ma deve essere al centro della nostra azione”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, intervenendo a margine dell’assemblea promossa da Cgil Cisl Uil alla Kiwi Sud e conclusa dal leader della Cgil, Maurizio Landini. “Oggi, con tante assemblee in tutto il Paese – ha spiegato Ricci – parte la mobilitazione del sindacato per mettere al centro del dibattito sul futuro di questo paese la sicurezza. Mercoledì 26 saremo in piazza del Plebiscito a Napoli con le organizzazioni sindacali degli edili per fermare questa infinita scia di morti sul lavoro”. “I lavoratori – ha concluso Ricci – hanno diritto di ritornare a casa dalle proprie famiglie, di lavorare in trasparenza e in tranquillità, di avere un lavoro giusto, equo e soprattutto in sicurezza, la parola su cui regge tutta la nostra vertenzialità”.