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Benedetta De Luca: la mia disabilità è il mio punto di forza

La vita può presentarsi non facile per tutti, ma particolarmente difficile per chi deve fare i conti con una disabilità; non è facile neanche parlarne e scriverne, sicuramente molto più complicato è accettare di dover vivere in una condizione tale. Questo però non è sicuramente il caso di Benedetta, una ragazza di Salerno che della sua disabilità ha fatto un vero punto di forza!

“Chi ha un perché abbastanza forte può superare qualsiasi come” probabilmente è sulla scia di queste parole che si muove il suo spirito combattivo; una guerriera, un esempio per disabili e non, una vera influencer portatrice di uno dei messaggi più coraggiosi, lei che si ritiene “semplicemente affamata di vita“.

Mi chiamo Benedetta De Luca, [..] io con una disabilità ci convivo dalla nascita. Sono nata con un’agenesia del sacro, ho subìto 18 interventi ed ho fatto della mia condizione un punto di forza e di esempio per gli altri“. Ci tiene però a precisare che questo suo grido non è un appello al pietismo o al favoritismo bensì è un modo per trasmettere la sua voglia di vivere, “di essere accettata dalla società” e soprattutto la voglia di sentirsi “femminile, sensuale e bella anche senza poter camminare indossando un tacco 12“.

Testimonial e influencer della disabilità, impegnata nel mondo della moda e della comunicazione si è laureata in giurisprudenza per diventare avvocato dei disabili, è una di quelle che ama se stessa e vuole in tutti i modi “inculcare questo senso di amore per se stessi a tante ragazze che non si accettano”; e ancora ci racconta“valorizziamo i nostri punti forti, amiamo i nostri difetti; non sarà una disabilità a limitare il mio amore infinito per la vita“.

Per lei la disabilità non è una condizione negativa, almeno fino a quando non è la società a renderla tale, ad esempio quando le persone prive di senso civico parcheggiano la propria auto nel posto per disabili o quando ci si trova davanti barriere architettoniche poco idonee e che arrecano disagio.

Le difficoltà ci sono state e continueranno ad esserci – continua Benedetta – vivere con una disabilità, non nascondiamoci dietro ad un dito, non è facile. Ho paura quando la mia malattia fa i capricci e mi costringe a ricoverarmi in ospedale anche per mesi“.

Lei ha però quella forza che riesce a farle vedere le sue stampelle un vero e proprio accessorio glamour.“Le prime che ho avuto erano tutte foderate leopardate, le portavo in giro come se fosse una borsa griffata [..] queste hanno un rivestimento in legno, finto legno ovviamente” – continua – “a parte che sono molto più comode ma sono anche molto fashion, sono una mia debolezza. Per me le stampelle sono parte di me così come la mia carrozzina rosso fuoco che ho cercato di abbinare al rossetto”.

È evidente la passione per la moda di Benedetta, lei è infatti impegnata da diversi anni in progetti sociali nei quali viene sottolineato il binomio moda-disabilità; il suo scopo è quello di far capire che si può essere belle, sensuali e femminili anche se disabili. Motivo per il quale ha da pochissimo tempo creato un suo marchio e una sua collezione di moda, Italian Inclusive Fashion, pensando al comfort e alla praticità per chi è portatore di una disabilità senza mai rinunciare all’eleganza. Collezione presentata di recente al programma Detto Fatto il quale è stato per lei non solo motivo di orgoglio ma anche possibilità: “Detto fatto è stata un’esperienza straordinaria, poter vedere sfilare le mie creazioni è stata la realizzazione di un sogno. Le piume sono il mio segno distintivo perché immagino una donna capace di volare, anziché camminare. All’emozione della passerella si è aggiunta quella di poter collaborare con il meraviglioso buyer Jacopo Tonelli, a breve spero di poter aprire un mio sito di e-commerce e dopo aver ricevuto la spunta blu di Instagram spero di crescere sempre di più”.

Insomma, Benedetta è una vera forza della natura. “Se riusciamo ad amarci gli altri noteranno solo il meglio di noi e la disabilità passa in secondo piano – continua a raccontare -non è stato semplice raggiungere questo equilibrio, quante volte in costume al mare mi vergognavo delle mie gambe piene di cicatrici, ma ho imparato a non vergognarmi di nessun angolo del mio corpo. Fate come me, ogni mattina davanti allo specchio nutrite il vostro ego a pane e marmellata, dicendo a voi stesse: ma come sono bella! (anche se avete le occhiaie della sera prima)“.  

Benedetta ha realizzato anche un altro dei suoi sogni, uno di quelli che le ha dato forza e coraggio per andare avanti, crederci e lottare; “conoscere Chiara Ferragni è stato per me un sogno ad occhi aperti, già da i suoi post immaginavo la dolcezza fatta persona e conoscendola non ho potuto fare altro che constatare quanto lei sia una ragazza straordinaria, sensibile, gentile e delicata, attenta a tematiche così importanti. Lei è un’icona della moda e un bellissimo esempio per tante ragazze”.

Per Benedetta, insomma, è vietato pensare e dire “non posso”, la vita bisogna renderla un capolavoro.