Kiyine, il gran ritorno in granata. Profilo tecnico e tattico

Con l’ingaggio, in prestito dalla Lazio, di Sofian Kiyine, la Salernitana incrementa notevolmente il suo tasso tecnico ed aggiunge un nuovo tassello di qualità ad una squadra costruita per offrire alla tifoseria granata un calcio gradevole ed efficace. Il talentuoso centrocampista belga-marocchino non è un volto nuovo per i tifosi dell’ippocampo, essendo già stato protagonista a Salerno nella stagione 2017-2018, al termine della quale risultò tra i più positivi e si tolse anche la soddisfazione di andare a segno nel vittorioso e sentitissimo derby contro l’Avellino. All’Arechi ritorna un calciatore ancora più forte, reso consapevole del suo valore dalle belle prove offerte in massima serie con la maglia del Chievo, squadra diretta per quattro partite dallo stesso Ventura, il primo a lanciare con convinzione il ragazzo sul maggior palcoscenico del calcio italiano. Kiyine ha registrato una crescita complessiva, perché lo abbiamo visto maggiormente strutturato sul piano fisico e temperamentale e, soprattutto, ancora più carismatico nell’assumersi la responsabilità di giocate determinanti ed allo stesso tempo esteticamente apprezzabili. Dovesse affrontare il nuovo cimento professionale in maglia granata con la giusta umiltà e l’abituale voglia di stupire, l’estroso nordafricano rappresenterebbe il classico valore aggiunto per la truppa allenata da Ventura. Elegante nelle movenze, rapido di pensiero, supportato da facilità di corsa con il pallone attaccato ai piedi e testa costantemente alta, Kiyine ama divertirsi sul terreno di gioco e può risultare devastante se è assecondato da compagni in grado di esaltarlo nel fraseggio e nella capacità di dettare il passaggio. Abile nell’uno contro uno, al quale fa sempre seguire una verticalizzazione mai banale a favore dei compagni, il neo granata deve ancora compiere qualche progresso in fase di finalizzazione; pochi i gol realizzati in carriera per un calciatore con le sue grandi qualità. Tatticamente versatile, Kiyine può svolgere gran parte dei ruoli offensivi del centrocampo e rendersi utile anche nelle strategie della prima linea offensiva. Pertanto, Ventura potrà schierarlo come mezzala d’attacco abile ad inserirsi e a fare danni negli ultimi trenta metri avversari, oppure affidargli una posizione più avanzata nel suo disegno tattico per sfruttarlo come fine suggeritore alle spalle di una o due punte. Infine, essendo il ragazzo dotato anche di discreta gamba e della giusta cattiveria agonistica, non è da escludere il suo impiego anche sulle corsie esterne, sia all’interno di un tridente offensivo, sia impiegandolo da laterale intermedio impegnato nella doppia fase.

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