Il Lindy Hop conquista Salerno a ritmo di musica swing

Direttamente dai ruggenti anni ’20 ecco il Lindy Hop, un ballo sociale per divertirsi a tempo di musica. Ad insegnare questo ballo che si danza su musica swing sono Alessia Lenza e Anna Chiara Sabatino.


Com’è nata la vostra passione per il Lindy Hop?

Anna Chiara: Nel 2015 sono stata a Chicago e c’era una lezione di prova all’aperto: la tenevano Kevin e Joe, due insegnanti famosissimi, come poi ho scoperto. Ero su un bus ma ho sentito la musica: mi sono fiondata giù dall’autobus. È lo swing che chiama. Sono tornata a Salerno e ho cercato una scuola dove imparare questo ballo, ho iniziato lì e poi mi sono trovata ad insegnarlo.
Alessia: La passione per il ballo ce l’ho da quando avevo otto anni. Ho fatto danza classica quando ero piccola. Poi avevo il desiderio di fare tip tap ma, in Campania, non ho trovato scuole che lo praticassero. Per il mio compleanno, il mio ragazzo mi ha regalato l’iscrizione per un mese a un corso di Lindy Hop per provare. Guardando vari video su youtube, per informarmi e farmi un’idea, quasi mi spaventavo per i passi: non sarei mai stata in grado! Poi, però, già dal passo base me ne sono innamorata. La mia prima insegnante è stata proprio Anna Chiara!

In che consiste il Lindy Hop?

È un ballo afroamericano che nasce a fine anni ’20 negli USA su musica swing. Lo swing è la musica su cui poi si danza il Lindy Hop. È un ballo di coppia con l’obiettivo di svagarsi e socializzare. Proprio per questo organizziamo le social dance perché è un ballo sociale. Si costruisce con la musica e l’interazione con il partner ma molto si basa sull’improvvisazione: non ci sono canoni fissi, ogni ballerino di Lindy Hop ha un suo stile. Ci sono anche commistioni con altri tipi di danza che sia l’hip hop o la classica.

Com’è aprire una scuola di Lindy Hop a Salerno? Avete un buon riscontro?

Alessia: Salerno è la nostra città e per questo abbiamo deciso di investire qui. In Campania il Lindy Hop è arrivato da dieci anni e a Salerno si balla da cinque. Salerno, però, veniva vista come una sorta di succursale di Napoli: noi cerchiamo di coinvolgere le persone in un tipo di cultura che è degli anni ’30 ma che, ormai, per noi, è un vero e proprio modus vivendi. Le persone hanno ancora un po’ di diffidenza però noi ci crediamo!”
Anna Chiara: Siamo convinte che tra dieci anni il Lindy Hop sarà come il caraibico. Siamo ancora lontani, qui a Salerno, ma piano piano ci si sta avvicinando. Si rende possibile che persone diverse possano conoscersi e creare nuove amicizie, si può trovare anche l’amore. È sempre un miracolo per noi vedere persone diversissime tra loro, che vanno dai diciotto ai sessant’anni, trovarsi unite. Non ci sono requisiti di fisicità: a noi piace partire dalla base per introdurre i neofiti in questo mondo.

E le social dance?

Organizziamo in locali diversi: il criterio per la selezione del locale è il pavimento che deve essere quanto più liscio possibile. Cerchiamo di evitare l’attrito. I locali dove organizziamo le serate sono A casa di Andrea a Torrione e Il Foyer a Via Valerio Laspro. Facciamo un dj set adeguato a tutti i livelli perché vogliamo favorire tutti. Cerchiamo di avvicinarci allo swing pop: ci piace che i nostri allievi riconoscano Frank Sinatra e Nina Simone. Ci piace ricreare un’atmosfera vintage: il photoboot corner, un angolo con vestiti vintage e cerchiamo di suggerire ai nostri allievi di aprire il baule della nonna. Se a lezione insegniamo la tecnica la serata è il momento perfetto per fare amicizia con compagni di corso o ballerini di altre scuole, come Napoli, così da socializzare. Ci è capitato di avere anche dei ballerini tedeschi alle nostre serate! L’importante è divertirsi!

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