Il Bello delle migrazioni: Cilento ristoro di fenicotteri

Durante la scorsa settimana due fenicotteri sono stati avvistati nel Cilento destando meraviglia tra i bagnanti; il primo sulla spiaggia di Lentiscelle, a Marina di Camerota e l’altro a Policastro. Si tratta di esemplari cuccioli (come testimonia il piumaggio di colore grigio e non rosa) in fase di erratismo, che sostano per riprendere energie e ripartono dopo poco tempo. A meno che non siano in stato di difficoltà, non bisogna infastidirli né cercare di recuperarli anche perché vanno presi con specifiche procedure e posizioni al fine di non provocare danni alle zampe o al collo”. É quanto reso noto in merito, attraverso i social network, dall’esperto Nicola Campomorto.
Migratore, svernante e – dal 1993 in Italia– anche nidificante, il fenicottero si caratterizza appunto per un’elevata migrazione: molti individui si spostano per ampie porzioni del Mediterraneo, da una stagione all’altra e a volte anche all’interno della stessa stagione. Durante la sua migrazione sceglie sempre come tappa zone costiere o comunque acque pulite, salmastre e ambienti umidi con buona disponibilità di cibo (in particolare alghe e molluschi).
L’osservazione dei fenicotteri rosa è un evento raro, ma non unico nel Cilento: durante i loro viaggi migratori, che avvengono principalmente nei periodi primaverili e autunnali, di tanto in tanto, vengono segnalati casi lungo la costa tirrenica cilentana; si tratta perlopiù di esemplari giovani o affaticati che giungono sulle nostre coste stremati per il lungo viaggio o incapaci di proseguire quello di ritorno nei paesi caldi dell’Africa, dove questi esemplari trascorrono il lungo inverno. Intanto hanno mostrato di gradire la tappa come ristoro, ma l’imperativo deve essere per tutti quello del massimo rispetto, per non infastidire queste affascinanti creature che ci fanno dono della loro preziosa presenza e bellezza.

Riproduzione riservata ©