Ecosistema Urbano, dati drammatici per la Campania. Peggiora Salerno

Le città campane confermano dati molto poco incoraggianti per quanto concerne la sostenibilità ambientale. I dati pubblicati da Legambiente confermano che, nonostante i vari cambiamenti politici, non si attuano politiche indirizzate al benessere dell’ecosistema.

I numeri della Campania, rispetto allo scorso anno, risultano quasi invariati con città che migliorano (è il caso di Benevento ed Avellino) e altre che invece peggiorano ( Salerno e Napoli). La sintesi Ecosistema Urbano 2019 realizzato da Legambiente, in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore ha analizzato 30 mila dati, poi valutati secondo 18 parametri, e pienamente descritto gli handicap delle città citate. Inoltre Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania, ha confermato:

“Le città campane rispetto alle grandi sfide urbane si confermano distratte, svogliate, assenti. Non possono bastare, seppur simbolicamente importanti, le delibere di “dichiarazione di emergenza climatica” fatte da alcune città campane. A quel segnale, a quella presa di coscienza va aggiunto lo sforzo di rivedere il “disegno” delle città convertendo gli spazi di vita quotidiana in maniera ecologica, efficiente e intelligente. Ora più che mai serve un impegno diretto del Governo e una responsabilità da parte delle amministrazioni locali per realizzare un’alleanza vasta e trasversale che metta in rete tutti gli attori in campo per un nuovo rinascimento urbano che, attraverso nuove politiche climatiche, renda possibile una riduzione della spesa per la mobilità o per la casa sostenendo così la capacità di spesa delle famiglie, che con strategie antismog più efficaci o fermando il consumo di suolo sia anche in grado di far germogliare progetti di rigenerazione delle aree urbane e di restituire qualità e dignità alle periferie

Qualità dell’aria I valori medi vedono in testa Avellino con 34,6 μg/mc; poi Napoli (26,1); Benevento (25,5); Caserta (24,2) e Salerno (19,5). Va ricordato che sia Avellino che Napoli nel 2018 hanno sono andati oltre i 35 giorni annui di superamento del limite dei 50 μg/mc consentiti dalla normativa (rispettivamente 46 e 37 giorni). Negli ultimi anni la concentrazione di ozono negli strati più bassi dell’atmosfera è raddoppiata e sempre più ricorrenti e pericolosi sono i picchi estivi. Nel 2018 in due capoluoghi campani si rileva il superamento della soglia di protezione della salute umana (25 giorni all’anno di superamento del limite giornaliero di 120 μg/mc come media mobile su 8 ore). Si tratta di Avellino (81 giorni) e Napoli (32).

Acqua e depurazione Tutti i capoluoghi campani superano la media nazionale di consumi idrici domestici di acqua potabile. Il caso più drammatico riguarda le fatiscenti condizioni delle reti fognarie che causano la dispersione di enormi quantità d’acqua.

Rifiuti e mobilità Solo Avellino supera l’obiettivo di legge del 65% di raccolta differenziata fissato per il 2012 con una percentuale del 71,8% con il 100% degli abitanti serviti dalla raccolta domiciliare dei rifiuti. Ultime Salerno, Caserta e Napoli. Il servizio di trasporto pubblico, direttamente proporzionale alla popolazione per quanto riguarda i valori assoluti vede andamenti in crescita per tutte le tipologie di città. Napoli con 98 passeggeri trasportati annualmente per abitante .

Con Ecosistema Urbano è avvenuta la premiazione delle Buone pratiche urbane 2019, esperienze che è possibile cambiare se solo se ne avesse la volontà. Inoltre, grazie al progetto Giardino dei Cinque Continenti, è stato possibile bonificare una zona in cui era presente la discarica di Scampia, nella quale è nato un giardino affidato a gruppi di studenti intenti alla valorizzazione dell’area.

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