Cambio di passo, pioggia di fondi per Salerno

Fruttuoso l’esito dell’incontro avvenuto nella giornata di ieri al Comune di Salerno fra il governatore Vincenzo De Luca, Cecilia Francese e Vincenzo Napoli, rispettivamente primi cittadini di Battipaglia e Salerno. È stata infatti firmata la stipula del PICS – Programma Integrato Città Sostenibili – complesso programma di rigenerazione urbana finanziato dalla Regione Campania tramite i fondi europei erogati per il ciclo di programmazione comunitaria 2014-2020. Poco meno di 20 milioni di euro, 19.956.252,76 € per la precisione, che verranno investiti per la riqualificazione ambientale e culturale dei luoghi che racchiudono in pieno l’identità storica di Salerno. Le strutture, di cruciale rilievo identitario, che godranno degli interventi mirati di valorizzazione turistica sono: Palazzo di Città, Palazzo Genovese, Palazzo Fruscione, la Palazzina Liberty, la Casa del Combattente, il Teatro Verdi, il Teatro Pasolini, il Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana, il Casino Sociale.

A tenere banco non è solo la mera riqualificazione strutturale dei luoghi simbolo di Salerno, saranno altrettanto numerose le operazioni atte ad incrementare la nascita e la conseguente proliferazione di manifestazioni che riescano ad incardinarsi nei punti nevralgici della città – o presunti tali – come ad esempio il Parco del Mercatello, conducendo per mano il tessuto sociale salernitano attraverso processi culturali che coinvolgano sempre più cittadini. All’ordine del giorno sono state valutate anche soluzioni utili, contestualizzate ai temi della sostenibilità ambientale, imperniate sulla riduzione dei consumi energetici per quanto concerne le reti di illuminazione, avvalendosi nella fattispecie di luci al led. Gli investimenti riguarderanno anche la riorganizzazione del Welfare d’accesso, servizi che rappresentano le basi programmatiche fondamentali di uno Stato Sociale che funzioni, un aiuto importante per le famiglie – specialmente quelle formate dai più giovani – che muovono i loro primi passi all’interno di un panorama, quello della stabilità sociale, definito complesso per assioma. Emerge anche l’impegno di avvicinare popolazione ed istituzioni attraverso la semplificazione dell’interfaccia dei portali d’accesso del comune. A favore di tutto ciò volgono velleità di snellimento veicolate per le frange di popolazione anagraficamente meno indicate ad avvalersi dei servizi informatici, al vaglio la realizzazione di una piattaforma digitale tesa a migliorare l’inclusione sociale e l’interscambio di informazioni fra comune e cittadini.    

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