Alla scoperta di Felipe Curcio: profilo tecnico e tattico

In attesa degli innesti necessari da affidare a mister Giampiero Ventura per rendere realmente competitiva la squadra in chiave play off, la società granata ingaggia lo svincolato Felipe Curcio, jolly brasiliano di fascia sinistra, classe ’93, che ha risolto da poche ore il suo vincolo contrattuale con il Brescia. Si tratta di un’operazione di completamento della rosa, perché delle priorità tecniche, rappresentate da un difensore di spessore, un centrocampista di quantità e qualità e un attaccante prolifico, non si scorge al momento neppure l’ombra. Nulla di nuovo o di particolarmente sorprendente in casa granata: le precedenti stagioni hanno certificato la riluttanza della proprietà granata ad investire tempestivamente e con decisione su profili calcistici in grado di colmare in fretta le lacune palesate dall’organico. I calciatori che mutano il corso degli eventi costano e richiedono investimenti capaci di sollecitare le società proprietarie dei cartellini e gli stessi atleti; modus operandi mai emerso nell’avvilente quadriennio cadetto targato Lotito-Mezzaroma-Fabiani. Il campionato riprende dopo la lunga sosta e la Salernitana, che sarà di scena all’Adriatico di Pescara, è in piena emergenza dovendo fare a meno di calciatori squalificati ed infortunati. Insomma, la solita superficialità nella pianificazione tecnica, sperando che la ripresa delle ostilità e la forza dell’avversario non ne amplifichino la portata. Il neo granata è un cursore polivalente di fascia sinistra, impiegabile da terzino in una difesa a quattro, da intermedio in un assetto a cinque, oppure da quarto in un centrocampo con due esterni. In caso di atteggiamento tattico più prudente, Curcio può essere utilizzato anche come esterno di un tridente offensivo. Il ragazzo è in possesso di discreta spinta e di un ottimo piede mancino, con il quale potrebbe regalare importanti traversoni all’ariete Djuric, che offre il meglio del suo repertorio quando viene messo nella condizione di esprimere l’acclarata abilità nel gioco aereo. Lo scorso anno, a Brescia, l’esterno sudamericano è stato autore di quattro assist vincenti. Se in fase di possesso Curcio può garantire un discreto contributo, altrettante certezze il ragazzo non riesce ad assicurare sul terreno della tenuta difensiva. Egli infatti, come qualsiasi calciatore brasiliano che si rispetti, è molto più produttivo quando esprime il suo apporto in fase offensiva, mentre è ancora alla ricerca di una solida identità quando si tratta di arginare le iniziative degli attaccanti rivali. Il neo granata, infatti, non eccelle in velocità e rapidità nell’uno contro uno e deve anche registrare significativi miglioramenti nelle diagonali difensive, soprattutto quando è invitato a disimpegnarsi in una retroguardia composta da quattro elementi. Dal punto di vista della gestione della rosa, Ventura potrà però contare su un esterno di qualità in più da affiancare a Lombardi, Cicerelli e Kiyine. Opzione che permetterà all’ex ct della Nazionale di impiegare Kiyine con maggiore assiduità nel ruolo di mezzala.

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